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Casinò Venezia, Ooss aprono stato di agitazione e chiedono incontro urgente

21 settembre 2016 - 11:43

Cinque sindacati chiedono un incontro urgente a proprietà e Casinò di Venezia e aprono lo stato di agitazione.

Scritto da Anna Maria Rengo
Casinò Venezia, Ooss aprono stato di agitazione e chiedono incontro urgente

“Nonostante l'apprezzamento per l'approccio positivo “ che nell'incontro dello scorso 8 settembre “ hanno manifestato proprietà e Cda, ma che non ha fin qui prodotto cambiamenti nelle modalità della Direzione Generale” e “malgrado la disponibilità delle scriventi ad avviare il confronto su tenuta e rilancio dell'Azienda, queste segreterie decidono di aprire lo stato di agitazione della categoria, in considerazione delle profondamente negative relazioni sindacali e dell'esasperazione dei lavoratori. Pertanto vi chiediamo un urgente incontro allo scopo di evitare che tale condizione sfoci in azioni dirette”. Lo scrivono all'assessore al bilancio del Comune di Venezia, Michele Zuin, e ai membri del consiglio di amministrazione della Casinò di Venezia Gioco Spa, le segreterie provinciali veneziane di Slc-Cgil, Fisascat-Cisl, Ugl Terziario, Snalc e Rlc, che ricordano in premessa: “Le scriventi hanno accolto positivamente l'invito ad avanzare proposte per il futuro della Casa da gioco, rivolto dagli esponenti della Proprietà nell'incontro dell'8 settembre, e propongono le seguenti linee di indirizzo, a partire dalle quali sviluppare il confronto: qualsiasi progetto deve basarsi su un orizzonte temporale congruo, per noi triennale; deve agevolarsi l’uscita del personale con maggiore anzianità e conseguentemente con costo aziendale più alto, applicando l'art. 4 della legge Fornero; per sostenere le ricadute di tale manovra, va definita una riorganizzazione del lavoro che consenta di gestire l'attività con nuove flessibilità; le economie derivanti vanno orientate al rilancio del core business, recuperando la clientela perduta a favore dei competitors ed attraendone di nuova. 

Perdurando e peggiorandosi le condizioni negative che vi sono già state evidenziate in occasione dell'incontro dell'8 settembre (con particolare riferimento al clima ambientale e all'organizzazione del lavoro scaturiti dalle recenti 'valutazioni meritocratiche'), l’avvio del confronto – secondo i sindacati - non appare al momento praticabile”.

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