skin

Ccal Venezia, azienda e proprietà: 'Proposta Cisl e Siam non valutabile'

27 aprile 2018 - 07:35

Nuovo incontro al Casinò di Venezia sul contratto di lavoro, anche se azienda e proprietà non ritengono valutabile la proposta della Fisascat Cisl e del Siam.

Scritto da Anna Maria Rengo
Ccal Venezia, azienda e proprietà: 'Proposta Cisl e Siam non valutabile'

"Ancora una volta e contrariamente agli accordi presi", azienda e proprietà "non sono nelle condizioni di poter effettuare una valutazione complessiva relativamente ai contenuti economici della proposta di piattaforma contrattuale da voi avanzata". Lo scrivono alla Fisascat Cisl e al Siam il presidente della Casino di Venezia Gioco Spa Maurizio Salvalaio e l'assessore al Bilancio e Partecipate, Michele Zuin, in riferimento all'ipotesi di contratto collettivo aziendale di lavoro inviata dal sindacato di categoria e dal Siam. Azienda e proprietà sottolineano che "nel corso dell’incontro sindacale del 16 aprile 2018, nel richiedere alle organizzazioni sindacali contrarie alla preintesa raggiunta e oggetto di bocciatura referendaria la presentazione di una proposta di una piattaforma contrattuale complessiva, era stata chiaramente ribadita l’immodificabilità del quantum economico già concordato con tutte le Parti Sociali nel mese di dicembre 2017. Sempre nel predetto ultimo incontro, in relazione alla parte economica, era stata evidenziata alle organizzazioni sindacali la possibilità di proporre una eventuale nuova ripartizione dell’importo concordato, fermo restando, tuttavia, il tetto massimo complessivo (parte fissa + parte variabile del costo del lavoro). In tale incontro, come peraltro in dichiarazioni di stampa, il rappresentante della Fisascat Cisl aveva avuto modo di ribadire che le modifiche alla proposta contrattuale sarebbero state solo di tipo normativo e non di tipo economico".

Invece, "alla luce di detta posizione le Ooss in indirizzo hanno inviato una piattaforma contrattuale che comporterebbe un aumento del costo del personale. Infatti, la modifica di alcuni istituti (indennità notturna, retroattività al 1° luglio della parte economica del Ccal, revisione della disciplina dei buoni pasto, ecc.) determina l’incremento degli oneri minando in tal modo l’equilibrio economico che, invece, deve essere necessariamente perseguito da parte della società e della proprietà".
Inoltre, la proposta della Fisascat Cisl "presenta un 'allegato sub 2', relativo alle transazioni individuali per la risoluzione dei contenziosi in essere, privo di contenuti e, quindi, tale da non consentire né la valutazione sotto il profilo dell’ammissibilità tecnico-giuridica né la quantificazione dei relativi costi (che come sopra rappresentato, ed evidenziato anche nella nostra nota del 17-4-2018, devono essere sempre compresi nel quantum economico complessivo già definito)".
Salvalaio e Zuin fanno infine notare cge "pur in assenza della più volte richiesta proposta complessiva che consenta una valutazione dei costi effettivi per una compiuta valutazione delle ricadute economico-finanziarie che, come detto, deve comunque collocarsi all’interno del quantum già definito, per senso di responsabilità e per terminare lo stucchevole scambio epistolare, azienda e proprietà hanno provveduto alla convocazione del tavolo per il 26 aprile".
"Durante l'incontro, senza l'accordo con nessuna sigla sindacale - aggiunge a Gioconews.it Zuin - la Cisl ha proposto una sorta di norma transitoria per dieci anni per la transazione cause. Senza però spiegare due cose fondamentali: dove prendere i soldi; che potere hanno loro di transare cause non fatte dai loro iscritti (che già questo è un problema) e che sono cause individuali, senza avere il mandato di nessuno. Fino a che non c’è un quadro economico chiaro non si passa alla parte normativa, ma la Fisascat Cisl non aveva detto che la parte economica andava bene?".
 

Articoli correlati