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Campione: i consiglieri dimissionari e l'appello a Tria e Salvini

20 agosto 2018 - 15:15

I consiglieri dimissionari del comune di Campione d'Italia scrivono a Salvini e Tria per chiedere la riapertura della casa da gioco. 

Scritto da Cesare Antonini
Campione: i consiglieri dimissionari e l'appello a Tria e Salvini

L'oggetto della missiva è "Emergenza exclave italiana" e i 4 consiglieri dimissionari del Comune di Campione d'Italia, Tanina Padula, Fiorenzo Dorigo, Domenico Deceglie e Michele Canesi, hanno inviato la loro lettera al Ministro degli interni Matteo Salvini, al Ministro dell'Economia e delle Finanze, Giovanni Tria e per conoscenza al prefetto di Como, Ignazio Coccia e al sindaco di Campione, Roberto Salmoiraghi.


Chiaro l'intento: "Chiediamo un intervento deciso, forte, concreto ed urgente per dare una svolta alla drammatica situazione del comune di Campione d’Italia. Svolta che può essere risolta solo con l’urgente riapertura della Casa da Gioco. Purtroppo l’intervenuta recente chiusura della Casa da Gioco ha delle conseguenze drammatiche e tragiche per tutto il territorio e per tutta la comunità Campionese, che si è trovata – da un giorno all’altro – privata del proprio lavoro". 
 
I consiglieri non ripercorrono tutta la strada che ha portato il Comune e il Casinò all’attuale drammatica situazione, "ma vogliamo solo ricordare e ribadire che la tragica situazione che ha terremotato la piccola exclave, unica in Italia, è da attribuire alle scellerate gestioni amministrative pregresse e alla miopia di amministratori delegati rampanti, più attenti al loro ritorno economico che al destino dell’azienda di cui erano responsabili. Onestamente non ci pare giusto che a pagare il costo piu’ salato di questa situazione, siano le Lavoratrici, i Lavoratori e le loro rispettive famiglie".
Come noto, infatti, il Casinò di Campione rappresenta da sempre l’unico ed esclusivo volano dell’economia campionese, da cui dipendono direttamente le sorti di un’intera Comunità italiana localizzata in territorio elvetico: "Oltre a tale considerazione, occorre peraltro sottolineare che non possiamo permetterci di disperdere il rilevantissimo know how acquisito dall’azienda e dalle relative specifiche professionalità maturate dai propri lavoratori che hanno, da sempre, caratterizzato la storia di un’azienda italiana che ha sviluppato, nell’ambito dell’esercizio del gioco d’azzardo "SICURO E TRASPARENTE", la propria immagine di successo".

I consiglieri puntano anche al danno ingente che si sta accumulando in questi giorni di chiusura forzata per usura e obsolescenza e problematiche varie: "Il perdurare della chiusura della Casa da Gioco - oltre al disagio economico e sociale di un intero paese - crea nocumento alla casse dello Stato, che vengono private del mancato incasso di rilevanti cifre in termini di Irpef, Irap, Isi, oltre alle evidenti ricadute in termini di ammortizzatori sociali".

Un grido di aiuto, "da cui dipendono le sorti di circa 700 lavoratori del Casinò, del Comune, dell’Asilo e tutti i relativi servizi indotti, cittadini certamente non colpevoli per quanto accaduto negli anni a livello amministrativo. A conclusione, Vi informiamo che mettiamo a disposizione le nostre dimissioni da Consiglieri Comunali, nella speranza che il nostro atto di responsabilità possa accelerare una risoluzione del problema, mediante l’intervento diretto delle Istituzioni Centrali competenti, ribadendo il nostro continuo, costante e responsabile impegno per aiutare la cittadinanza campionese".

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