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Campione: dimessi i consiglieri Padula, Dorigo, Deceglie e Canesi

20 agosto 2018 - 13:45

Quattro consiglieri comunali di minoranza di Campione d'italia rassegnano le dimissioni sperando che gli altri organi seguano il loro esempio. 

Scritto da Ca
Campione: dimessi i consiglieri Padula, Dorigo, Deceglie e Canesi

"Spettabile Consiglio Comunale, Egregio Sindaco, Spettabile Giunta Municipale, i sottoscritti Consiglieri Comunali Tanina Padula, Fiorenzo Dorigo, Domenico Deceglie e Michele Canesi, con la presente, in applicazione dell’articolo 38, comma 8 del TUEL, rassegnano le proprie rrevocabili e immediate dimissioni dalla carica di Consiglieri Comunali del Comune di Campione d’Italia". Ennesimo terremoto nella crisi già piuttosto complessa del Comune di Campione d'Italia e della casa da gioco collegata. I quattro consiglieri di opposizione, Padula, Dorigo, Deceglie e Canesi, avevano chiesto un passo indietro al primo cittadino Roberto Salmoiraghi, nei primi giorni dalla dichiarazione di fallimento da parte delle autorità territoriali. Passo indietro che non è arrivato così, il plan dei consiglieri è ora quello di "far intervenire immediatamente le Autorità e le Istituzioni Centrali competenti, mediante lo scioglimento del Consiglio Comunale e la nomina di un Commissario Prefettizio, che rappresenta - a nostro avviso - la strada più celere ed immediata per la riapertura della Casa da Gioco". 

La decisione dei consiglieri è stata "sofferta e difficile deriva dalla consapevolezza che l’unica strada per poter risolvere urgentemente la drammatica situazione che sta vivendo la nostra Comunità, sia proprio questa anche se questa scelta non rappresenta una fuga dalle nostre responsabilità, ma trova unicamente il suo fondamento nella convinzione che sia oggi necessario ripartire da zero, al fine di poter ricostruire il sistema Campione, preservando necessariamente tutte le peculiarità che da sempre hanno caratterizzato il nostro territorio e che l’attuale Amministrazione - nostro malgrado - sta oggi continuando progressivamente a cancellare e ad azzerare".

I consiglieri hanno scritto a Ignazio Coccia, prefetto di Como, al commissario straordinario Angela Pagano sottolineando che le dimissioni sono valide ai senti dell'articolo 38, comma 8 del Testo Unico degli Enti Locali. E ovviamente a Salmoiraghi, alla sua Giunta e al consiglio comunale.

Anche uscendo una frecciata all'amministrazione attuale: "Come già ripetuto e evidenziato nei nostri precedenti e numerosi scritti, riteniamo infatti che le scelte e le decisioni assunte
da questa Amministrazione siano state estremamente inadeguate - oltre che tardive - rispetto al fine primario di tutelare le reali necessità e peculiarità del territorio campionese (basti pensare che, in meno di un anno, abbiamo assistito all’abolizione del contributo integrativo a favore dei pensionati, alla chiusura dell’asilo, alla sospensione di diversi servizi pubblici essenziali, nonché all’intervenuta chiusura della Casa da Gioco)".

E ci sarebbe dell'anche dell'altro: "Tale inadeguatezza appare evidente anche dall’ultima delibera assunta dalla Giunta Comunale - delibera n. 64 del 13.8.2018 - con cui è stata di fatto azzerata la pianta organica del Comune (nei confronti peraltro di dipendenti che non percepiscono la propria retribuzione da oltre sette mesi), determinando la cancellazione di alcuni servizi comunali essenziali e direttamente funzionali alla possibile riapertura della Casa da Gioco. Ci pare che anche questa decisione contenga già una chiara indicazione delle scelte operate dall’attuale Amministrazione Comunale".

Da ravvvisare anche qualche conflitto d'interessi: "La delibera la riteniamo poi che tale delibera - che individua i criteri necessari per procedere alla determinazione degli 86 esuberi prospettati - sia stata assunta da una Giunta Comunale, che appare in evidente conflitto d’interesse, rispetto allo specifico oggetto della delibera, avendo infatti entrambi i componenti della Giunta, parenti stretti nell’Organico Comunale".
Proposte dei consiglieri che tante, troppe volte "sono state totalmente inascoltate da parte di questa Amministrazione, ci vediamo oggi costretti – proprio in considerazione dell’estrema gravità in cui riversa il nostro territorio - a rassegnare le nostre immediate e irrevocabili dimissioni dall’incarico di Consiglieri Comunali, atto che riteniamo propedeutico al possibile intervento delle relative Autorità competenti in materia di possibile riapertura della Casa da Gioco".

Un'ennesima richiesta di passo indietro arriva sempre dai 4 consiglieri: "In ultimo, cogliamo qui l’occasione per reiterare la nostra richiesta di dimissioni rivolta al Sindaco e agli altri Consiglieri Comunali, auspicando che tutti insieme vogliano e possano fare - per il bene del Paese - un passo indietro, al fine di consentire un intervento diretto delle competenti Autorità e Istituzioni Centrali, volto a cercare di risolvere urgentemente la drammatica situazione che sta vivendo la nostra Comunità. Riteniamo, infatti, che la decisione di continuare a rimanere insediati, anche laddove vi sia l’impossibilità (già peraltro
ufficialmente annunciata) di approvare il bilancio di previsione stabilmente riequilibrato nei termini di legge, rischia di essere controproducente e far perdere – a nostro parere - ulteriore tempo utile alla risoluzione delle attuali problematiche del Paese; tempo che i lavoratori e le famiglie della nostra Comunità hanno già ampiamente esaurito".

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