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Inghilterra divisa in tre, confermata chiusura dei casinò a Liverpool

13 ottobre 2020 - 09:14

Il premier Boris Johnson divide l'Inghilterra in tre classi di rischio, dal 14 ottobre chiusi i casinò di Liverpool.

Scritto da Amr

Atteso discorso in Tv del premier britannico Boris Johnson, che ha spiegato le misure che si intendono adottare in Inghilterra per affrontare l'emergenza coronavirus e che, volenti o nolenti, riguardano pure i casinò e le location di gioco in generale.

Il governo britannico ha suddiviso l'Inghilterra in tre livelli di rischio e la città di Liverpool è stata inserita nella fascia più alta e già da domani, mercoledì 14 ottobre, dovrà chiudere casino e betting shop.
"Il sistema nazionale a più livelli - ha spiegato Johnson - è stato progettato per semplificare e standardizzare un mosaico confuso di regole locali, mentre il paese entra in una fase cruciale".

Le aree dell'Inghilterra sono state classificate come a medio, alto o molto alto rischio, indice sulla base del quale sono sottoposte a restrizioni di diversa severità.
Quelle a rischio molto alto (per ora la sola Liverpool) devono affrontare restrizioni come la chiusura di pub (tranne quelli che servono pasti) e, se le autorità locali vogliono), altre location come palestre e casinò. Johnson ha detto che, oltre che con quelli di Liverpool, le autorità stanno parlando con altri leader locali a nord dell'Inghilterra per decidere sulle chiusure.

Intanto, però, arriva la reazione contrariata e preoccupata di Grosvenor Casinos, che ha location anche a Liverpool: secondo la compagnia, la chiusura delle strutture comporterà la perdita di posti di lavoro. Jonathon Swaine, managing director di Grosvenor Casinos, ha affermato alla stampa locale: "La decisione del governo del Regno Unito di chiudere i casinò di Liverpool è un duro colpo per i nostri colleghi e clienti in tutta la città.
Non c'è alcuna giustificazione scientifica dietro questa decisione. È arbitraria, contraddittoria e farà poco per sopprimere la diffusione del virus, ma avrà un grave impatto sulla sostenibilità di luoghi fondamentalmente sicuri in cui la sicurezza dei nostri clienti e colleghi è stata il nostro obiettivo principale da quando ci è stato permesso di riaprire. Questa decisione, insieme ad ulteriori restrizioni previste per i luoghi di ospitalità in altre parti del nord ovest, ha già avuto un costo enorme e centinaia di posti di lavoro sono ancora una volta seriamente minacciati. È fondamentale che ora riceviamo un sostegno urgente che aiuterà a salvaguardare i posti di lavoro e ci aiuterà a riemergere da questo ultimo colpo".

 

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