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Medici: Venezia, senza soluzioni, scontro legale continuerà'

28 settembre 2017 - 11:16

Il cooordinatore nazionale Fisascat Cisl Case da gioco, Germano Medici, invita a trovare soluzioni condivise al Casinò di Venezia.

Scritto da Anna Maria Rengo
Medici: Venezia, senza soluzioni, scontro legale continuerà'

La decisione del tribunale di Venezia, che ha dichiarato antisindacale la condotta del Casinò lagunare nel sostituire dipendenti in sciopro, "fissa un limite anche per comportamenti analoghi che possono intraprendere da altre case da gioco". Lo sottolinea il veneziano Germano Medici, coordinatore nazionale della Fisascat Cisl Case da gioco, nel commentare il decreto del tribunale.

Scendendo nei dettagli della vicenda, Medici sottolinea: "Essa è nata da un'esigenza di fare cassa che non era motivata da effettive necessità di bilancio del Casinò, ma da una convenzione che strangola l'attività. Tutto ciò ha prodotto uno scontro durissimo tra proprietà/azienda e lavoratori/sindacati. Quello che è importante sottolinea è che la giustizia ha fatto il suo corso, censurando pesantemente il comportamento che ha assunto l'azienda".

Tuttavia, "direi che la tensione rimane alta, anche perchè c'è una forte componente di personalizzazione assunta dall'assessore al Bilancio e Partecipate Michele Zuin. Se non si troveranno soluzioni condivise, lo scontro legale continuerà e metterà in discussione la disdetta del contratto e il nuovo regolamento, provvedimento unilaterale imposto con forza. E imporre con forza non è mai la soluzione. È evidente che per il sindacato le soluzioni processuali sono residuali e rappresentano una sconfitta della trattativa. Se si vuole fare un confronto, deve essere reale e si deve esprimere la volontà di farlo".

Secondo Medici, inoltre, "l'azione del sindacato a Venezia gode ancora di grande consenso tra i lavoratori e quindi credo che la proprietà debba scegliere con determinazione la strada della trattativa, anche tenendo conto di quanto era stato evidenziato, a giugno, dai suoi consulenti nella trattativa sindacale, ossia che si trattava di una situazione scivolosa e che avrebbe potuto condurre a scioperi, cause e disaffezione dei dipendenti nei confronti della propria azienda. Tutto ciò che poteva accadere di negativo, è accaduto".

Ma nulla è perduto: "Bisogna uscire da questo tunnel, evitando una strada che porterà a contenziosi, anche fra un paio d'anni, e che si ripercuoteranno negativamente su tutti, anche sull'assessore. È ragionevole per tutti trovare una soluzione".

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