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Venezia, il giudice del lavoro: 'Antisindacale condotta del Casinò'

27 settembre 2017 - 12:34

Il tribunale del lavoro di Venezia ha dichiarato antisindacale la condotta del Casinò che aveva sostituito lavoratori in sciopero.

Scritto da Anna Maria Rengo
Venezia, il giudice del lavoro: 'Antisindacale condotta del Casinò'

"Ai sensi dell'articolo 28 dello Statuto dei lavoratori", il tribunale del lavoro "dichiara l'antisindacalità della condotta della Casinò di Venezia Spa consistita nella sostituizione, presso la sede di Ca' Noghera nelle giornate di sciopero 24 e 29 maggio e 1 e 2 giugno 2017, di addetti alla sala slot, all'ufficio tessere e assistenti slot con quadri assistenti di direzione e dirigenti". Lo si legge nel decreto del giudice Margherita Bortolaso che fa anche "divieto alla medesima Casinò di Venezia Gioco Spa di porre in essere nel futuro tale comportamento" e la condanna "alla refusione delle spese di lite che liquida in complessivi 2.800 euro oltre accessori".

Nell'accogliere il ricorso presentato da Fissascat Cisl e Slc Cgil, il giudice evidenzia che "le sostituizioni censurate sono pacificamente consistite nello svolgimento di attività essenziali per garantire l’operatività della Casa da Gioco, ma non hanno per ciò stesso vanificato completamente l’efficacia dello sciopero in quanto lo sciopero stesso ha comunque comportato la chiusura della sede di Venezia con grave disagio per l’utenza e ovvie consistenti ripercussioni economiche per la società. Ciò non vale ovviamente ad escludere in radice la contestata antisindacalità, che ben può sussistere anche se lo sciopero ha comunque in parte spiegato i suoi effetti in termini di disagio per utenza e azienda".

Il giudice sottolinea inoltre che "la contestazione è in linea con i noti approdi giurisprudenziali della Cassazione, pronunciatasi in misura largamente prevalente proprio con riguardo al crumiraggio interno e con riferimento, quale norma di cui verificare l’eventuale violazione, all’ art. 2103 c.c., ossia con riguardo all’utilizzo, per la sostituzione degli scioperanti, di personale interno inquadrato in categoria superiore".

 

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