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Saint Vincent Resort & Casino, le Ooss: 'Urge incontro chiarificatore'

21 novembre 2016 - 10:52

Cgil, Cisl, Uil, Snalc e Savt prendono posizione sui nuovi tagli in arrivo al Saint Vincent Resort & Casino.

Scritto da Amr
Saint Vincent Resort & Casino, le Ooss: 'Urge incontro chiarificatore'

“In un momento di grande fibrillazione politica intorno all'ormai famoso articolo 19 della legge finanziaria che prevede (anzi prevedeva, visto che oggi 21 novembre la giunta, rappresentata dal governatore Rollandin e dall'assessore alla Finanze Perron ha accolto la richiesta della seconda commissione del Consiglio Valle di stralciarla Ndr) l'erogazione di risorse economiche a favore del Casinò, le scriventi Ooss avevano scelto di non rilasciare dichiarazioni pubbliche al fine di evitare possibili strumentalizzazioni, in attesa di capire come la situazione si fosse conclusa.
Purtroppo il nostro silenzio deve essere interrotto bruscamente, visto che con grande rammarico apprendiamo dagli organi di informazione che l'azienda ha presentato un piano piuttosto dettagliato su quella che deve essere la gestione futura. Diciamo purtroppo perchè sono mesi, visto l'andamento negativo degli introiti, che manifestiamo in tutte le sedi la nostra preoccupazione e che chiediamo all'azienda di presentarci un piano di rilancio e riorganizzativo, ricevendo sempre delle risposte vaghe”.

Lo scrivono in una nota congiunta le segreterie regionali di Cgil, Cisl, Savt, Snalc e Uil, che reputano “grave apprendere dagli organi di informazione che in realtà il piano esiste ed è altrettanto grave prendere atto che lo stesso preveda come unica soluzione per risolvere il problema quella di incidere sui costi del personale. Infatti l'azienda mette nero su bianco il fatto di non essere in grado di ottemperare a quanto previsto nell'accordo sottoscritto il 25 ottobre 2015 a seguito del referendum tra i lavoratori, in particolare nel punto relativo ai maggiori introiti che si sarebbero dovuti verificare nel corso del triennio 2016/2018”.

Le segreterie precisano che “le Delegazioni interne, i lavoratori della casa da gioco, unitamente alle Ooss son ben consapevoli delle difficoltà che l’azienda sta attraversando e non si sono mai sottratti dalle loro responsabilità e non hanno intenzione di farlo ora. Nel corso di questi ultimi anni diversi sono stati gli accordi volti ad una diminuzione del 'costo del lavoro' a partire dalla procedura 'licenziamenti collettivi Legge 223/91' con la quale sono stati licenziati i lavoratori che nel corso del triennio 2013/2016 hanno maturato i requisiti per accedere alla pensione. A ottobre del 2015, a seguito della disdetta dei contratti aziendali, si è raggiunto un secondo accordo, passato con esito positivo al referendum tra i lavoratori, che ha previsto una 'riduzione delle retribuzioni mensili, premi e incentivazioni varie' per un altro triennio e quindi tuttora in vigore. A ciò va aggiunto l’accordo su l’attivazione della Iso-Pensione per i lavoratori che potevano accedere con un pre-pensionamento nel triennio 2016/2018 per i reparti dichiarati in esubero. Di fatto con questi accordi è stato alleggerito di molto l’organico della casa da gioco e conseguentemente il costo del personale. Sappiamo che ancora molto ci sia da fare e i lavoratori unitamente alle Ooss non si sottrarranno ad un confronto, serio e trasparente, volto a trovare soluzioni che metteranno in sicurezza dal punto di vista economico-finanziario l’azienda. Il problema è che per fare tutto ciò ci si deve trovare di fronte a piani chiari e soprattutto realizzabili e sostenibili. Oggi purtroppo tutto questo non è avvenuto e si è assistito ad una serie di tentativi gestionali/organizzatvi che non hanno dato i frutti sperati. A questo punto urge un confronto chiarificatore anche alla luce delle ultime notizie sulla finanziaria”.

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