Penghu concede il bis: 'Non vogliamo i casinò e basta parlarne!'
Vittoria del 'no' al referendum con cui si chiedeva ai residenti sull'isola di Penghu se volevano o meno i casinò.
Scritto da Mc
Per la seconda volta, la piccola isola taiwanese di Penghu ha rigettato l'opportunità (fermo restando che ci sarebbe voluto il sì finale del governo centrale) di aprire casinò. L'esito del referendum che si è tenuto sabato 15 ottobre è stato netto. Degli 83.400 aventi diritto, solo in 33mila si sono recati alle urne per rispondere a un quesito referendario che era stato proposto, con lo stesso esito, anche sette anni fa. L'80 percento ha detto 'no' e in molti sperano che questa sia stata l'ultima volta in cui si vota una faccenda del genere.
“Nonostante le probabilità contrarie,gli elettori hanno usato la loro volontà e buon senso nella direzione di una sviluppo sostenibile per Penghu”, afferma Ho Tsung-hsun, direttore esecutivo dell'alleanza contro il gioco. I numeri finali sono questi: 26.592 voti contrari e 6.210 favorevoli. Sulla questione era intervenuta anche
la presidente taiwanese, che si era fortemente opposta a una ipotesi di legalizzazione, promettendo che si impegnerà, ma in tutt'altro modo, per lo sviluppo economico e sociale dell'isola.