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Sanremo, Ooss: 'Posti di lavoro a rischio e servizio svilito'

26 febbraio 2022 - 09:20

I sindacati del Casinò di Sanremo perplessi dal nuovo bando indetto per l'affidamento del servizio bar e ristorante.

Scritto da Amr

“Assolutamente perplesse sulla posizione presa dal consiglio di amministrazione del Casinò di Sanremo riguardo al nuovo bando ad evidenza pubblica  istituito per l’appalto dei bar del Casinò che esclude i ristoranti, Biribissi e Roof Garden per i quali verrà utilizzato il servizio di catering e che non garantisce, con la clausola di salvaguardia, il posto di lavoro ai 35 dipendenti che da anni, se non da decenni, vi prestano il loro lavoro”.

Questa la presa di posizione delle organizzazioni sindacali Filcams-Cgil Fisascat -Cisl Uiltucs-Uil Snalc-Cisal, nel commentare il bando diramato dalla Casa da gioco con scadenza 7 marzo.

Secondo le sigle, “Questa operazione che mette in previsione di bilancio 'solo' 600.000 euro e sembra mirare esclusivamente a contenere  equilibri di bilancio, escludendo almeno 13 posizioni lavorative, in realtà sarà un’operazione che graverà oltremodo sui costi della casa da gioco necessitando nei periodi di massima affluenza il ricorso al catering, calcolando almeno 52 settimane in cui venerdì e sabato sarebbe doveroso e opportuno garantire il servizio di ristorazione, aggiungendo il periodo del Festival, il periodo natalizio, agosto, Pasqua, i grossi eventi legati al poker, i conti non tornano, si sforerà il budget utilizzato ad oggi e si svilirà il servizio danneggiando ulteriormente la produttività”.

I sindacati ricordano inoltre una delibera comunale risalente al 29 maggio del 2012 con la quale all'unanimità Palazzo Bellevue approvava che “eventuali appalti abbiano le caratteristiche e le aperture nella gestione dei servizi (bar e ristorante) non a più soggetti (smembrando il servizio a più gestori), ma ad un unico soggetto, ed offrano la possibilità di partecipare all’appalto anche a soggetti tipo cooperative, insieme di gestori di rinomata esperienza ecc.ecc”. In quel contesto, era stato approvato all'unanimità un ordine del giorno che invitava “il sindaco e la giunta a muoversi in tal senso al fine di collocare al primo posto i livelli occupazionali dei lavoratori nell’interesse solo ed esclusivo dei nostri cittadini e le numerose famiglie che traggono linfa da questa azienda la più importante della provincia”. Tra i votanti, c'era l'allora sindaco Maurizio Zoccarato, il consigliere Massimo Rossano (oggi assessore a Bilancio e Partecipate) e Alberto Biancheri, oggi sindaco della cittadina.

I sindacati chiedono dunque alla proprietà di “intervenire tempestivamente al fine di salvaguardare interamente l’occupazione di tutti i 35 lavoratori nel rispetto delle delibere comunali” e un incontro urgente al primo cittadino, “al fine di addivenire ad una sensata soluzione”.

 

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