skin

Ambrosini: 'Fallimento Casinò Campione, piena fiducia in magistratura'

12 dicembre 2020 - 09:28

L'amministratore unico del Casinò Campione d'Italia esprime piena fiducia nella magistratura, in vista della nuova udienza sul fallimento della società.

Scritto da Anna Maria Rengo

Preoccupazione, ma anche lavori in corso, in vista dell'udienza fissata per il 18 dicembre in tribunale a Como, per discutere la nuova istanza di fallimento presentata dalla Procura lariana nei confronti della società di gestione del Casinò Campione d'Italia.
Tempi brevissimi, che ovviamente farebbero piacere se non fosse che preparare un piano di concordato che possa stoppare l'iter fallimentare non è semplice, e c'è tempo fino al 17 dicembre per presentare memorie scritte al tribunale di Como e che la massa debitoria è stata quantificata in 175.884.040 euro.
La prospettiva di un secondo fallimento non è dunque uno scenario remoto, ma naturalmente tutti, dalla proprietà alla società di gestione, per proseguire con gli stessi creditori, vogliono scongiurarla.
A tale proposito, sintetico il commento dell'amministratore unico del Casinò, Marco Ambrosini, che esprime "massima fiducia nell'operato della magistratura".

LA PROPOSTA DEL SINDACO - Intanto, il sindaco Roberto Canesi ha scritto ai consiglieri comunali comunicando l'"intenzione dell'amministrazione comunale" di "costituire un gruppo di lavoro per esaminare i vari aspetti e scenari, presenti e futuri, conseguenti alla revoca del fallimento della Casinò di Campione Spa" e invitando tutti a "intervenire alla riunione convocata, in presenza, presso il Palazzo Municipale" per il 14 dicembre.
Un invito al quale il capogruppo della minoranza Campione 2.0, Simone Verda, risponde segnalando che "nessuna decisione dovrebbe essere assunta dall'amministrazione comunale sino a che l'autorità giudiziaria non si sarà espressa sul fallimento della società. Gli scenari potranno essere oggetto di nostra considerazione solo in esito all'udienza prevista per il 18 dicembre e comunque solo al termine dell'iter fallimentare, non potendo fare alcun piano senza tenere conto di decisioni giudiziarie che saranno la base di un possibile confronto per ogni attività futura".

 

Articoli correlati