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Pianta organica Comune Campione, Tar respinge ricorso dei dipendenti

20 dicembre 2019 - 15:13

Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso che era stato presentato contro tutti gli atti relativi alla nuova pianta organica del Comune di Campione d'Italia.

Scritto da Anna Maria Rengo
Pianta organica Comune Campione, Tar respinge ricorso dei dipendenti

Con una sentenza, il Tar del Lazio ha respinto il ricorso che era stato presentato da numerosi dipendenti del Comune di Campione d'Italia e con il quale si chiedeva l'annullamento di tutti gli atti, a partire dalla delibera dell'allora sindaco Roberto Salmoiraghi e per finire con quelli del commissario prefettizio Giorgio Zanzi, con cui si rideterminava la pianta organica dell'ente, originariamente fissata in 103 unità e che invece, ai sensi della normaliva sui Comune in stato di dissesto, doveva essere di 15.

Gli esuberi sono già stati dichiarati e i dipendenti interessati sono stati messi in disponibilità nelle apposite liste regionali.

LE MOTIVAZIONI DEI GIUDICI - Nella sentenza, i giudici evidenziano che "La decisione di dichiarare lo stato di dissesto finanziario non è pertanto frutto di una scelta discrezionale dell'ente, rappresentando piuttosto una determinazione vincolata (ed ineludibile) in presenza dei presupposti di fatto fissati dalla legge; la 'valutazione' (...)  richiamata dall'articolo 246, riguarda soltanto le cause che hanno determinato la situazione di deficit finanziario economico".

Inoltre,"la riduzione dell’organico conseguente al dissesto costituisce fase successiva e vincolata del procedimento di risanamento, con la necessitata applicazione dei coefficienti di organico previsti dalla legge, non residuando, sotto tale profilo, all’Amministrazione interessata alcuna spazio valutativo in ordine alle modalità con cui procedere a tale riduzione".

I giudici osservano ancora, che non "può sostenersi, come dedotto in ricorso, che l’applicazione del criterio previsto dalla legge per il caso di dissesto comporterebbe l’impossibilità per l’ente di svolgere le proprie funzioni, in quanto gran parte dei dipendenti in servizio erano assegnati al servizio controllo della Casa da gioco, sicché, stante la chiusura della stessa, è venuta meno la necessità di svolgere tutte le attività correlate, cui sopperiva il precedente organico".

 

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