skin

Casinò St. Vincent, i numeri del taglio al costo del lavoro

04 dicembre 2018 - 15:34

In audizione da parte della quarta commissione del Consiglio Valle, resi noti i numeri del taglio all'organico del Saint Vincent Resort & Casino: a casa in 275.

Scritto da Anna Maria Rengo

Aperta la procedura, ai sensi della legge 223/91, per il licenziamento collettivo di 168 dipendenti del Saint Vincent Resort & Casino. A rendere note, nel dettaglio, le cifre, del taglio all'organico messo a punto dall'azienda e che farà parte del piano di concordato che dovrà essere presentato al tribunale di Aosta entro il prossimo 11 gennaio, l'amministratore unico Filippo Rolando, nel corso dell'audizione in quarta commissione del Consiglio Valle, alla quale prendono parte anche i sindacati e l'assessore regionale alle Finanze, Stefano Aggravi.

Eccole: 104 dei 164 licenziamenti (l'organico complessivo è di 572 unità) saranno di addetti all'unità produttiva del gioco, gli altri 64 del Billia. Stop inoltre a tutti i contratti a tempo determinato, che non verranno rinnovati alla loro scadenza: in tutto sono 107 e dunque il totale sale a 275 addetti. Il taglio del personale tiene conto di un costo del lavoro che dovrà essere di 11 milioni di euro.

I DETTAGLI DELLA PROCEDURA - Nella lettera che dà avvio alla procedura, e che reca la data di oggi, 4 dicembre, l'azienda evidenzia, tra le motivazioni che hanno originato le eccedenze occupazionali, "l'appesantirsi della crisi del mercato", il "costante calo del fatturato", ma anche "'andamento economico della Società che ha perso complessivamente negli ultimi 3 anni oltre 25 milioni di euro, dei quali oltre 10 milioni nell'esercizio chiuso al 31/12/2017". Inoltre, "la crescente incidenza dei costi fissi che, in assenza di marginalitò, ha ulteriormente aggravato la mancanza di liquidità dell'azienda" e "l'abnorme costo del personale che, da solo, incide per quasi il 64 percento del fatturato". 
 
Da questo si è generata una "situazione di squilibrio economico finanziario con un attuale indebitamento netto pari a oltre 64 milioni di euro". L'azienda evidenzia inoltre il "sostanziale fallimento dei due precedenti piani di ristrutturazione che, oltre a rivelarsi eccessivamente onerosi, non hanno inciso, come invece avrebbero dovuto, sul nuovo assetto organizzativo e sui costi del personale", e la "necessità di razionalizzare e ridurre i costi di gestione dell'intera attività della Società". Si avverte inoltre l'esigenza di "creare servizi integrati tra diverse unità produttive, eliminando le duplicazioni e utilizzando le sinergie esistenti", e si sceglie di "cessare o di ridurre in modo significativo le attività antieconomiche, quelle che non hanno un futuro nel mercato o i cui volumi appaiono insufficienti, sia in relazione alle problematiche commerciali (...) sia in rapporto ai volumi di presenze previsti", concentrando invece "tutti gli sforzi economici aziendali nella attività a maggiore valore aggiunto".

LA DISDETTA DEGLI ACCORDI SINDACALI - L'azienda evidenzia inoltre "i maggiori costi esplicitamente e implicitamente contenuti nei singoli accordi aziendali fino a oggi stipulati e applicati", e che "non sono più sostenibili, pena la sopravvivenza della Società". Per tali motivi, la procedura "vale anche quale formale disdetta di tutti gli accordi sindacali in essere, a esclusione dei contratti relativi al lavoro intermittente e al lavoro a tempo determinato e/o stagionale, in tutte le unità produttive aziendali".
Alla luce di queste disdette "la Società dichiara di essere intenzionata ad applicare a tutti i suoi dipendenti, a decorrere dal 1° gennaio 2019, il Ccnl turismo - Confcommercio e pertanto si recede anche da tutti gli accordi ancora in vigore al 30 novembre 2018".

IL COMMENTO DI AGGRAVI - Poche parole, da parte dell'assessore alle Finanze Stefano Aggravi: "Domani c'è l'udienza sulla richiesta di fallimento e dunque ribadisco la necessità di fare silenzio e, vista la situazione non facile e delicata, chiedo di non veicolare informazioni che possano complicare il percorso intrapreso. Certamente l'istanza di fallimento presentata dalla Procura di Aosta non deriva dal caso ma nasce da un'analisi puntuale che la stessa ha fatto della situazione".

L'ASSEMBLEA - Per le 19 di oggi è in programma l'assemblea generale dei dipendenti: i segretari regionali dei sindacati hanno invitato i capigruppo in Consiglio Valle e i consiglieri regionali a prendervi parte.

Articoli correlati