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Green pass per dipendenti Casinò Venezia, inizia il confronto

05 ottobre 2021 - 08:08

Azienda e sindacati si confrontano sull'introduzione dell'obbligo di green pass anche per i dipendenti del Casinò di Venezia.

Scritto da Anna Maria Rengo
Green pass per dipendenti Casinò Venezia, inizia il confronto

Lunga riunione, ieri 4 ottobre, tra azienda e sindacati, per fare il punto sul reparto gioco, sulle problematiche sulla turnazione, sui carichi di lavoro ma, soprattutto, sull'ormai prossima introduzione (il 15 ottobre) dell'obbligo di green pass anche per i dipendenti del Casinò di Venezia, che si aggiunge a quello, vigente dal 6 agosto, per i clienti.

Durante la riunione, che è stata aggiornata a data ancora da fissare, l'azienda ha illustrato il testo, inviato a tutti i dipendenti (come del resto a tutti i dipendenti delle aziende comunali), e avente per oggetto la "comunicazione relativa agli adempimenti di cui all'articolo 9 septies del decreto legge 52/2021, come introdotto dal decreto legge 127/2001 'disposizioni urgenti sull'impiego di certificazioni verdi in ambito lavorativo privato'" e nel quale si chiede, "esclusivamente ai fini organizzativi del mantenimento degli standard quantitavisi dei servizi stessi", se il singolo dipendente "alla data del 15 ottobre 2021 sarà o non sarà in possesso della certificazione verde Covid-19 (cosiddetto green pass) e se intende garantire tale situazione anche fino alla fine del periodo di emergenza (31/12/2021)".

L'azienda ricorda che la norma prevede che i lavoratori privi della certificazione "sono considerati assenti ingiustificati" e che "per i giorni di assenza ingiustificata non sono dovuti la retribuzione nè altro compenso o emolumento, comunque denominato".

I dipendenti dovranno inviare il modulo, compilato, entro l'8 ottobre, e se non lo faranno "ciò verrà interpretato come mancato possesso della certificazione verde Covid-19 (green pass) e di conseguenza l'Azienda avrà piena facoltà di adottare le modalità organizzative ritenute necessarie a garantire l'erogazione dei servizi", compresa la sostituzione del dipendente che non avesse risposto.

Il testo aziendale ha suscitato qualche perplessità da parte sindacale, ma comunque si attendono anche le linee guida in proposito da parte del Governo.

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