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Matteuzzi (Cgil): 'Casinò Venezia, 600 lavoratori aspettano risposte'

12 gennaio 2021 - 08:52

Il sindacalista dell'Slc Cgil Matteo Matteuzzi evidenzia come il Casinò di Venezia sia luogo sicuro da riaprire prima possibile.

Scritto da Amr

"Il protocollo di regolamentazione e contrasto al Covid-19 rende il casinò un luogo sicuro, per questo motivo va riaperto il prima possibile, non sono accettabili condizionamenti politici che non hanno nulla a che vedere con la situazione sanitaria. Tra l'altro le case da gioco, grazie all'efficace controllo pubblico, risultano da sempre presidio di legalità anche nel contrasto alle ludopatie e al gioco illegale".

Lo afferma il funzionario dell'Slc Cgil Venezia Matteo Matteuzzi, preoccupato degli scenari che si aprono con la discussione tuttora in corso sui contenuti del nuovo Dpcm che entrerà in vigore il 16 gennaio e che potrebbe confermare la vigente sospensione delle attività di gioco, casinò compresi e dunque compreso pure il Casinò di Venezia.
Matteuzzi evidenzia che "600 lavoratori, cui si aggiunge l'indotto, attendono risposte concrete, diversamente sarebbe a rischio la tenuta aziendale con le conseguenti e drammatiche ricadute sociali".

Nella giornata di ieri, lunedì 11 gennaio, un primo segnale di attenzione è arrivato dalla politica veneta, con l'appello di due consiglieri regionali del Pd: "Le dichiarazioni dei consiglieri regionali Zottis e Montanariello vanno in questa direzione, il Governo agisca di conseguenza non appena la situazione lo permetterà".

Matteuzzi sottolinea, infine: "I ristori al momento sono stati del tutto insufficienti".

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