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Casinò Sanremo, Cisl: 'Controllori comunali, ingerenza estemporanea'

15 dicembre 2020 - 08:41

La Fisascat Cisl critica merito e metodo della proposta di riorganizzazione del Casinò Sanremo proposta dal capo del controllori comunali.

Scritto da Amr

Fa discutere la relazione che il direttore del corpo controllori comunali del Casinò di Sanremo, Mauro Rossi, ha inviato a Palazzo Bellevue e nella quale, evidenziando come a causa del duplice lockdown la Casa da gioco abbia incassato 17 milioni di euro in meno rispetto al 2019, propone, al momento della riapertura apertura, di limitare ai weekend il funzionamento dei tavoli di roulette francese, e invece di aumentare quelli americani ma abbassando il minimo di giocata, così da rivolgersi a un maggior numero di clienti.

A prendere la parola è la Fisascat Cisl, il cui segretario aziendale Marilena Semeria e quello territoriale Massimiliano Scialanca si trovano "assolutamente in antitesi" sul "merito dell'assetto gestionale della Casa da gioco" delineato dal capo dei controllori comunali. In particolare, secondo i due sindacalisti, "il percorso improntato nel diminuire il volume di gioco riducendo i massimali e comprimendo l’offerta di gioco ai tavoli francesi unico volano del gioco tradizionale, oltre ad essere miope è completamente antieconomico.
La riorganizzazione dovrà tenere conto di parametri opposti da quanto evidenziato dal direttore dei controlli comunali, la nostra azienda ha l’occasione di riposizionarsi sul mercato come Casinò di nicchia, rilanciando il gioco tradizionale francese, (la roulette francese dopo il primo lockdown ha incassato introiti importanti tanto da recuperare largamente la perdita registrata nei tre mesi di chiusura, mentre la roulette americana con i minimi a .2,5 euro ha perso l’80 percento degli incassi rispetto all’anno precedente), ed aumentando i minimi e massimi ai giochi americani, ciò comporterebbe una ottimizzazione dei lavoratori e un aumento degli incassi".

Ma oltre che nel merito, la Fisascat critica anche il "metodo", e ritiene che "queste estemporanee manifestazioni di ingerenza su materia che a loro non compete, oltre ad essere dannosa e fuorviante, risulta inaccettabile per chi, come gli impiegati di gioco, sta vivendo un periodo drammaticamente difficile.
Sicuri che il sindaco e il consiglio di amministrazione condividano il nostro punto di vista, più volte discusso, ricordiamo che in tempi difficili il dialogo con le organizzazioni sindacali debba essere prioritario e le posizioni largamente condivise".

 

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