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Venezia, Ooss a Zaia: 'Ristoro insufficiente, attivarsi su riapertura'

29 ottobre 2020 - 11:51

Le organizzazioni sindacali attive presso il Casinò di Venezia chiedono al governatore Luca Zaia di adoperarsi per la riapertura.

Scritto da Anna Maria Rengo

Forte preoccupazione, da parte di aziende, proprietà, ma anche dei lavoratori e dei loro rappresentanti, per la chiusura dei casinò, disposta con il Dpcm del 24 ottobre. In una lettera al governatore della Regione Veneto Luca Zaia, le organizzazioni sindacali attive al Casinò di Venezia sottolineano come il "cosiddetto decreto Ristori (entrato in vigore oggi 29 ottobre Ndr) assegna alle aziende con fatturato superiore ai 5 milioni di euro annui, un massimale di 15.0000 euro a fondo perduto. Tale cifra risulta, ovviamente, del tutto insufficiente a compensare le perdite causate dalla obbligata chiusura. Perdurando una tale situazione, la tenuta aziendale rischia di essere gravemente compromessa, con le evidenti conseguenze per la Società e per i lavoratori tutti".

I sindacati chiedono dunque a Zaia di "adoperarsi in tutte le sedi e con ogni mezzo per permettere la riapertura della Casa da gioco veneziana, anche in virtù del Protocollo di regolamentazione per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19, sottoscritto in data 21 maggio da Azienda e organizzazioni sindacali. Tale Protocollo - sottolineano - risulta nei fatti maggiormente restrittivo rispetto alle norme generali imposte e ha permesso di operare, dal 19 giugno ad oggi, senza che vi sia stata evidenza alcuna di contagio tra lavoratori e avventori".

Slc Cgil, Fisascat Cisl, Uilcom Uil, Ugl Terziario, Snalc Cisal e Rlc chiedono inoltre al governatore veneto un incontro per confrontarsi su tali temi, che "coinvolgono centinaia di lavoratori, tra diretti e indotto".

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