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Casinò St. Vincent, Cgil e Savt: 'Nessun licenziamento in arrivo'

03 ottobre 2020 - 10:53

Cgil e Savt commentano l'ipotesi di accordo sull'esodo incentivato proposto dal Casinò di St. Vincent e assicurano che non c'è alcun licenziamento in arrivo.

Scritto da Anna Maria Rengo

Nessun licenziamento in arrivo e uscite solo su base volontaria. Lo assicurano i sindacati, dopo la presentazione dell'ipotesi di accordo al Casinò di Saint Vincent, che si “appoggia” a quanto previsto dall'articolo 4 del Dl Agosto, in fase di esame in Senato.
“Si tratta di pratiche che ci sono in molte aziende: sono accordi individuali tra lavoratori e azienda e non credo che, nel caso del Casinò di Saint Vincent, avremo un numero molto elevato di lavoratori che vogliono aderire all'esodo incentivato. È un'ulteriore possibilità e riteniamo che possa essere sottoscritta, in questo senso”, afferma Vilma Gaillard, segretario regionale della Cgil. “Va rimarcato che non c'è alcuna possibilità che l'azienda strumentalizzi questa ipotesi di accordo o che usi questo strumento su base diversa da quella volontaria”.

Da parte sua, Claudio Albertinelli, responsabile casinò del Savt, aggiunge: “Per prima cosa è bene chiarire che con l'azienda non si è parlato di esuberi o di tagli al costo del personale. Il direttore Stefano Silvestri ci ha illustrato una bozza di accordo che, sulla basa di quanto previsto dal decreto agosto, prevede la possibilità di esodo incentivato su richiesta volontaria dei lavoratori eventualmente interessati. Potrebbe paradossalmente non esservi nessuno che aderirà a questa eventualità. La vera novità introdotta dalla norma è quella di poter decidere di licenziarsi e di avere diritto, oltre che ad un incentivo, anche alla Naspi, grazie appunto all'accordo sottoscritto tra azienda e sindacati. Quindi ribadisco che non vi è nessuna procedura di licenziamento collettiva in atto”.

Secondo il sindacalista “purtroppo alcuni si divertono a fare terrorismo quando si parla del casinò di Saint Vincent e questo rischia solo di creare inutili allarmismi tra i lavoratori. Come sindacati abbiamo fatto alcune osservazioni alla proposta di accordo e l'azienda si è impegnata a darci delle risposte in tempi rapidi, anche perché il decreto prevede che le eventuali adesioni dei lavoratori e la conseguente uscita debbano avvenire entro il 31 dicembre. Non appena avremo un testo definitivo sarà nostra cura informare correttamente i dipendenti”. la conseguente uscita debbano avvenire entro il 31 dicembre. Non appena avremo un testo definitivo sarà nostra cura informare correttamente i dipendenti".

 

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