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Campione, Ooss: 'Senza sospensiva ultimo atto smembramento servizi'

12 settembre 2019 - 13:23

Cgil, Cisl e Uil evidenziano le conseguenze dal mancato accoglimento della richiesta di sospensiva degli atti sulla nuova pianta organica del Comune di Campione.

Scritto da Anna Maria Rengo
Campione, Ooss: 'Senza sospensiva ultimo atto smembramento servizi'

“In caso di mancato accoglimento da parte del Tar del Lazio della cosiddetta sospensiva alla delibera di individuazione degli esuberi n. 43/2019, così come emerso da prime indiscrezioni, si manifesterebbe purtroppo, l’ultimo atto di smembramento dei servizi pubblici forniti a una comunità devastata già dal fallimento della Casa da gioco”. Lo affermano le segreterie di Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl, in riferimento all'attesa ordinanza con cui i giudici amministrativi decideranno sulla richiesta di sospendere l'efficacia degli atti con cui il commissario straordinario del Comune di Campione d'Italia, Giorgio Zanzi, dà immediata attuazione a quanto deliberato dall'allora sindaco Roberto Salmoiraghi, disponendo la messa in disponibilità di 67 dipendenti.

“Abbiamo in più sedi portato a conoscenza delle Istituzioni dei problemi in cui versa il territorio di Campione d’Italia e per questo abbiamo, fin dall’inizio, richiesto l'apertura urgente di un tavolo istituzionale/interministerialeal fine di attivare un confrontosenza alcun pregiudizio e con l’obiettivo diporre in atto soluzioni adeguate alla drammatica situazione di Campione d’Italia”.

Preso atto che, anche il giudizio di merito rispetto al ricorso presentato al Tar è stato anticipato al prossimo 8 ottobre, le tre sigle sindacali ritengono “ancora di più necessario attendere l’esito della giustizia amministrativa. A più riprese abbiamo chiesto alla Politica locale e non solo di non lasciare le decisioni nelle aule dei tribunali ma trovare le soluzioni nella visione di sviluppo e di rilancio della comunità campionese.
Non possiamo accettare l’azzeramento dei servizi di polizia locale, dei servizi postali, dei servizi alla persona e di scioglimento dell’attività ispettiva dei controlli comunali che, in caso di riapertura della Casa da gioco dovranno essere costituiti ex novo. Il Comune di Campione per la peculiarità che lo contraddistingue, in quanto comune esclave necessità di personale in più con competenze specifiche proprio perché inserito in un territorio extra Ue”.
E al commissario Zanzi i sindacati chiedono “una valutazione ponderata della situazione e di dare la possibilità al nuovo assetto politico nazionale di valutare con attenzione il 'caso Campione', a questo proposito anche per il ruolo rivestito è necessario attivarsi sin da subito per riaprire la discussione con gli attuali interlocutori”.

Il ricorso per motivi aggiuntivi è stato discusso in camera di consiglio, al Tar del Lazio, il 9 settembre, e si supponeva che l'ordinanza sarebbe stata pubblicata il giorno stesso, o al massimo quello successivo.

 

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