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St. Vincent, soci e azienda: 'Al lavoro per scongiurare fallimento'

06 novembre 2018 - 17:27

Azienda e proprietà assicurano ai sindacati il massimo impegno per scongiurare il fallimento della società di gestione del Casinò di St Vincent.

Scritto da Anna Maria Rengo

Lungo incontro, per quanto informale, tra il nuovo amministratore unico del Casinò di Saint Vincent, Filippo Rolando, i soci della Casa da gioco e le organizzazioni sindacali. L'Au ha ripercorso quanto fatto e illustrato quale sarà il percorso: è stata presentata una richiesta di ammissione al concordato in bianco che dovrà essere vagliata dal tribunale. Se sarà accettata, ci saranno 120 giorni di tempo per la presentazione di un piano di rinegoziazione dei debiti e di messa in sicurezza dell'azienda.

Rolando ha anche evidenziato il momento di estrema delicatezza e di difficoltà dell'azienda, assicurando che quanto si sta facendo è finalizzato a scongiurare il fallimento, dichiarazioni rafforzate da quelle dell'assessore alle Finanze Stefano Aggravi, che ha ribadito la volontà di garantire che l'azienda vada avanti e che non finisca come quella di Campione. Quanto alla rivisitazione del costo del lavoro, si è accennato alla necessità di condurre un'operazione del genere, mentre i sindacati hanno chiesto di non essere informati prima dai giornali, almeno su aspetti su cui occorre un confronto e una relazione immediata. Quando poi inizieranno le procedure relative al concordato, si sono detti pronti a contribuire per proporre correttivi e rendere meno pesante la manovra, tenendo comunque conto che la stessa dovrà essere asseverata da una terza parte, il giudice.

Focus anche sul pagamento degli stipendi: Rolando ha affermato che quello di ottobre rimane congelato, ma che se la manovra sarà asseverata sarà propritario, mentre se sarà ammessa la procedura di concordato e sarà data la possibilità di esercitare l'ordinaria amministrazione, il pagamento di quello di novembre rientrerebbe nella procedura amministrativa e dunque non dovrebbero esserci problemi. Sempre, ovviamente, che sarà ammessa la richiesta di concordato, nel quale caso l'istanza successiva sarebbe quella di fallimento, una ipotesi che si sta cercando di scongiurare proprio attraverso le misure decise in questi giorni.

"Molto avremo da dire su quello che in un passato anche lontano avevamo previsto. Oggi paghiamo le conseguenze di scelte scellerate fatte in passato, di cui la Cgil non si assume nessuna responsabilità nonostante qualche politico cerchi di scaricare la responsabilità sul sindacati, responsabilità che rimandiamo al mittente. I politici in tempi più o meno lontani potevano intervenire", commenta Vilma Gaillard, segretario regionale della Cgil.

Da parte sua, Claudio Albertinelli, responsabile Casinò del Savt, afferma: "Abbiamo chiesto chiarimenti del perché di questo percorso e del mancato pagamento degli stipendi e non sono convinto sino in fondo delle motivazioni che ci sono state date. A tale proposito, abbiamo richiesto un documento scritto così da poterlo analizzare meglio. Sono preoccupato del fatto che, se dovessere essere accettata la strada del concordato in bianco, non c'è un'idea su che cosa si vuol fare. Non esco da questa riunione più rasserenato di prima".
 
Il segretario della Fisascat Cisl, Giorgio Piacentini, osserva: "Attendiamo questo concordato preventivo nel dettaglio, a oggi è stata fatta un'illustrazione tecnica ma non siamo entrati nel merito delle questioni vere. Abbiamo cercato di capire gli orientamenti ma non c'è ancora chiarezza in questo momento, bisogna mettere in piedi l'aspetto tecnicoò-giuridico prima di entrare nel percorso di risanamento vero e proprio. Auspichiamo che il giudice conceda il concordato quanto prima, intanto l'azienda deve continuare a lavorare".

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