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Licenziamenti al Comune Campione, dipendenti ricorrono al Tar

04 ottobre 2018 - 07:53

I dipendenti del Comune di Campione presentano ricorso al Tar contro la delibera che dispone 86 licenziamenti.

Scritto da Anna Maria Rengo
Licenziamenti al Comune Campione, dipendenti ricorrono al Tar

Il prefetto di Como, Ignazio Coccia, ha convocato le organizzazioni sindacali attive presso il Comune di Campione d'Italia, alla presenza anche del commissario prefettizio Giorgio Zanzi, per fare il punto sulla libera 74/2018 del Comune (quella che ha disposto il licenziamento collettivo di 86 dei 102 dipendenti dell'ente) e sulle ricadute che la stessa avrà sulla comunità campionese.
“Vedremo di capire, in quella sede – commenta il sindacalista dellla Uil Vincenzo Falanga – se ci sono stati degli input a livello superiore, perché è ovvio che serve un intervento ministeriale”.

Nel frattempo, in considerazione della tempistica ristretta (senza interventi, i licenziamenti diventeranno effettivi dal prossimo 10 novembre) i dipendenti si sono attrezzati, affidando a uno studio legale romano la presentazione, avvenuta in queste ore, di un ricorso al Tar Lombardia contro la delibera comunale, e nel quale si chiede prioritariamente la sospensione degli effetti della stessa e poi anche il suo annullamento.


I MOTIVI DEL RICORSO - Gli elementi su cui si fonda il ricorso sono, inanzitutto, il fatto che Campione d'Italia si trova in situazione di diritto nazionale e internazionale che non ha precedenti sul territorio italiano e che dunque non è applicabile al 100 percento la legislazione nazionale. Inoltre, il decreto ministeriale che determina il rapporto numerico tra dipendenti comunali e popolazione non è adeguato alle peculiarità di Campione, dove alcuni servizi vengono gestiti direttamente dal Comune, come le poste, il servizio controlli, la gestione degli Aire. Infine, i legali ravvisano, nella riorganizzazione operata dall'ex sindaco Roberto Salmoiraghi al momento di determinare la nuova pianta organica di sole 15 persone, la presenza di alcune figure che sembrano costruite “ad personam”.

 “Nelle more dell'incontro di martedì e considerato il fatto che la politica non ha dato risposte certe a questa drammatica situazione è naturale che nascano procedimento di ricorso, visto tra l'altro che quanto avviato dalla precedente amminmistrazione presenta profili di problematicità sulle ricadute in termini di servizi resi al territorio", aggiunge Falanga.

 

 

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