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Casinò Campione, Rsu: 'Preoccupati da mancanza d'iniziative da parte del Comune'

14 settembre 2018 - 07:33

La Rappresentanza sindacale unitaria del Casinò Campione fa il punto delle iniziative prese per risolvere il grave problema della chiusura della Casa da gioco.

Scritto da Anna Maria Rengo
Casinò Campione, Rsu: 'Preoccupati da mancanza d'iniziative da parte del Comune'

"A quasi 50 giorni dalla sentenza che ha decretato il fallimento del nostro Casinò con relativa chiusura, riteniamo doveroso fare il punto della situazione sulle prospettive di riapertura nel breve periodo della Casa da gioco, su quanto si sta facendo per la risoluzione del problema, sul se e come le forze in gioco si stiano interessando alla questione".

Lo scrive la Rappresentanza sindacale unitaria del Casinò Campione, che parte da quanto essa stessa fatto: "Abbiamo cercato di mantenere alta l’attenzione sul problema, abbiamo cercato il dialogo con la politica a tutti i livelli, sia attraverso scritti e comunicati di varia natura, sia attraverso l’organizzazione di manifestazioni che hanno dato senza dubbio i loro frutti, come l’ultima spedizione comasca che ha portato ad un proficuo incontro con sua eccellenza il prefetto Ignazio Coccia. Abbiamo cercato di raccontare la nostra realtà a chi vive oltre confine, cercando il superamento di tutti quei luoghi comuni che interessano sia la Casa da gioco sia la comunità. Ogni giorno, attraverso il presidio, incontriamo la gente, la teniamo informata, cerchiamo di essere per quanto possibile guida in questo momento di smarrimento generale. Da giorni ormai ci prepariamo al tanto sospirato incontro romano, in cui porteremo le nostre istanze, spiegheremo le nostre peculiarità e rivendicheremo la necessità della presenza Sindacale al tavolo della discussione sulle possibili soluzioni al problema Campione".

IL RUOLO DI GOVERNO E POLITICA - La Rsu prosegue osservando: "Dal canto suo il governo e la politica in generale hanno in un primo momento latitato, con un 'silenzio assordante' che ha lasciato sgomenti tutti i lavoratori e cittadini campionesi. Un’intera comunità priva della fonte principale di sostentamento non merita attenzione? Pur nella consapevolezza dell’impopolarità del settore gaming, i Lavoratori non meritano rispetto in quanto tali? Successivamente sono cominciati ad arrivare i primi segnali dalle varie componenti politiche e istituzionali, che hanno avuto modo in più occasioni di chiarire come in realtà l’attenzione al problema sia massima, ma che la complessità dello stesso necessiti di un lavoro interministeriale dai tempi lunghi ma tale da dare poi come frutto soluzioni definitive. Prendiamo atto di tali dichiarazioni e attendiamo con fiducia la convocazione del Ministero al fine di offrire il nostro contributo alla riapertura del Casinò nel minor tempo possibile".

I RILIEVI AL COMUNE - La Rsu conclude la sua disamina: "A stupirci e preoccuparci è l’assoluta mancanza di iniziative degne di nota da parte dell’amministrazione comunale, assenza ancor più grave se considerata la doppia veste ricoperta dalla stessa, quella di proprietaria della Casa da gioco e relativa struttura (nonché detentrice dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività) e quella di rappresentante politica dell’intera comunità. Il reclamo presentato presso la Corte d’Appello di Milano, pur legittimo, appare tuttavia come un filo troppo sottile al quale appendere il grande peso del destino di tutto il paese. D’altro canto poi, lo stesso reclamo, unito alle dichiarazioni infelici dei giorni scorsi del primo cittadino, sembrano aver indispettito e allontanato le istituzioni, precludendo ulteriormente quel dialogo di cui noi tutti avremmo bisogno e che questa amministrazione sembra non essere in grado di sostenere, per assenza di relazioni o forse per mancanza di rappresentatività".
 

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