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Bortoluzzi (Cgil Campione): 'Riaprire, stiamo perdendo troppi soldi'

07 agosto 2018 - 08:14

Crisi Campione, interviene Paolo Bortoluzzi della Rsu Cgil Casino per chiarire alcuni concetti e motivare la riapertura della casa da gioco. 

Scritto da Ca
Bortoluzzi (Cgil Campione): 'Riaprire, stiamo perdendo troppi soldi'


"Riapriamo il casinò perché stiamo perdendo troppi soldi e non ha senso rimanere inermi di fronte ai problemi. I sindacati e i lavoratori hanno fatto la loro parte in questi anni ma gli interventi non possono essere unilaterali. Siamo disposti ancora a collaborare ma ognuno deve fare la propria parte". A parlare nelle ore concitate per la casa da gioco di Campione d'Italia ormai chiusa da troppi giorni e senza segnali concreti di riapertura è Paolo Bortoluzzi della Rsu Cgil Casinò.

L'intervento del sindacalista è prezioso soprattutto per sfatare il falso mito del dipendente privilegiato di una realtà che sembra ormai rimasta ancorata ad altre logiche. "I dipendenti del casinò sono i primi a volersi ridurre i privilegi e a tagliare i costi - prosegue Bartoluzzi - va ribadito che dal 2011 al 2018 i nostri costi li abbiamo dimezzati. Siamo passati da 630 dipendenti a 500 fino a passare addirittura a 400 secondo la logica del lavorare meno per far lavorare tutti. Siamo passati da un costo di 80 milioni ai 40 attuali. Però, ripetiamo, queste mosse non possono essere sempre unilaterali. Noi ci siamo indebitati per i costi e se tutti avessero fatto la loro parte avremmo forse evitato la chiusura. Inoltre, mentre noi cercavamo di cambiare e adattarci ai tempi che mutavano, c'è chi non è stato in grado di adattarsi ed ecco che lo 'tsunami' di questi giorni ci ha investito in pieno".

Difficili, comunque, alcune soluzioni che, però, c'erano: "Si potevano appaltare ancora più servizi ma probabilmente sarebbe cambiato poco".
Bortoluzzi lancia un appello per risolvere la situazione nel presente imminente: "Chiediamo aiuto alle istituzioni. Noi vogliamo un commissario che ci consenta di riaprire perché stiamo perdendo troppi soldi e ogni ora che passa il danno generato è sempre più ingente e sarà sempre più difficile riaprire".

Nella valutazione ampia dello scenario Bortoluzzi inserisce anche tanti altri elementi: "Solo per ultimo ecco il Dl Dignità del Governo a complicare le cose, poi tutte le difficoltà che hanno investito la nostra comunità in questi anni, dal trasferimento del casinò, al cambio ad altre particolari contingenze che hanno contribuito a creare queste pessime condizioni. In ultimo - conclude Bortoluzzi - la presenza sul territorio italiano di centinaia di migliaia tra slot e videolottery anche molto vicine al nostro casinò e a tutte le altre case da gioco. Sono aspetti che denunciamo da molto tempo ma rimangono ancora inascoltati".

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