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Referendum prima di assemblea, quattro Ooss: 'Grave modo di agire'

14 marzo 2018 - 16:24

Fisascat, Ugl Terziario, Uilcom e Siam criticano gli altri sindacai, in particolare la Cgil, per aver indetto un referendum al Casinò di Venezia senza passare prima per l'assemblea.

Scritto da Amr
Referendum prima di assemblea, quattro Ooss: 'Grave modo di agire'

Fisascat Cisl, Ugl Terziario, Uilcom Uil e Siam esprimono "il proprio disappunto" per la vertenza Casinò che ha visto tutte le Ooss (Slc Cgil, Fisascat Cisl, Uilcom Uil, Snalc, Ugl, Siam e Rlc e Rlc) confrontarsi nella tarda serata di ieri 13 marzo con il Comune di Venezia e la proprietà in merito a un’ipotesi di rinnovo di contratto aziendale.
Dopo una lunga discussione tra le parti, si legge in una nota congiunta, Fisascat, Uilcom, Siam e Ugl "hanno proposto all’azienda di interrompere la trattativa per 48 ore al fine di poter verificare internamente alcuni punti cardini del possibile accordo: mancanza della salvaguardia occupazionale per i 520 lavoratori della casa da gioco; divergenza totale e richiesta di cassare interamente il punto 7 dell’art. 2 che prevede la rescissione, in caso di soccombenza da parte dell’Azienda delle cause avviate o future dei dipendenti, del contratto aziendale (cosa che lede i diritti individuali dei lavoratori); orario di lavoro basato su medie annuali tanto da rendere flessibile le settimane lavorative; mobilità del personale dal gioco agli amministrativi e dagli amministrativi al gioco senza contrattarlo con la rappresentanza sindacale, ma solo attivando una procedura di consultazione che una volta esaurita lascia libera l’azienda di procedere allo spostamento; un contratto di lavoro che pregiudica a qualsiasi dipendente all’interno della casa da gioco di poter procedere alla tutela dei propri diritti.

Alle 20.30 di ieri sera, richiesta all’azienda la sospensiva, essa rispondeva che avrebbe proseguito con le altre Ooss e che non avrebbe concesso la richiesta di sospensiva. Le organizzazioni hanno pertanto elencato i punti di disaccordo sopra riportati e si sono alzati dal tavolo di trattativa.
Slc Cgil, Snalc e Rlc hanno proseguito la trattativa e hanno condiviso i contenuti del nuovo Cal sottoscrivendo un pre-accordo. Nella mattina seguente le suddette organizzazioni hanno convocato un’assemblea generale e indetto un referendum".

Le sigle ritengono "grave l’atteggiamento, soprattutto di un’organizzazione sindacale confederale Cgil, la quale ha sottoscritto la pre-intesa ancor prima di passare al vaglio di un’Assemblea che avrebbe dovuto informare almeno i lavoratori; per non dire della gravità di avviare un referendum 'consultivo' in completa contrarietà di quanto disposto dagli accordi interconfederali che prevedono la conferma o l’abrogazione dell’accordo. E’ stata l’assemblea dei lavoratori stessi che ha fatto cambiare idea alle tre oganizzazioni spostando il referendum a dieci giorni data. E’ stata l’assemblea dei lavoratori che ha richiesto un’informativa più attenta e compiuta. E’ stata l’assemblea dei lavoratori che ha chiesto che ci sia un’assemblea unitaria in cui vengano motivate da parte di tutte le Ooss le ragioni che portino il lavoratore a decidere se essere d’accordo o meno su un’ipotesi di contratto che non può essere sottoscritta a priori". 

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