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Casinò Venezia, Siam: 'Ecco com'è andata la trattativa sul Ccal'

14 marzo 2018 - 09:06

Il sindacato Siam ricostruisce la trattativa sul Ccal del Casinò di Venezia che ieri 13 marzo ha portato all'abbandono del tavolo da parte di quattro sigle.

Scritto da Anna Maria Rengo
Casinò Venezia, Siam: 'Ecco com'è andata la trattativa sul Ccal'

"13 marzo 2018, trattativa: presenti oltre alle sigle sindacali gli avvocati Chiaia per il comune e Azzarini e Bertagnoli per le sigle Cgil – Snalc –Rlc  (prima volta che gli avvocati accompagnano i sindacati. C’erano sette sigle sedute al tavolo della trattativa: ma di quale trattativa stiamo parlando?)". In una nota, il sindacato Siam (Sindacato amministrativi) ricostruito quanto avvenuto al tavolo della trattativa sul contratto di lavoro per i dipendenti del Casinò di Venezia, che si è concluso con l'abbandono da parte di quattro sigle e con la firma di una preintesa da parte delle restanti tre.

"Dopo la nostra assemblea del 12 marzo, i tre pongono in discussione la parte normativa, dichiarando che la difesa occupazionale è di importanza primaria, e evidenziando che la nuova versione del comma 7 dell’articolo 1, nel frattempo consegnata dall'assessore Michele Zuin, tutto sommato per loro va bene. Cisl espone un’ipotesi di superamento della clausola rescissoria, che prevederebbe una ripartizione del Pdr uguale per tutti e con i coefficienti a regime, e fuori contratto un sistema premiante legato alla conciliazione individuale della causa per un certo numero di anni e di importo decrescente.
L’esposizione viene fermata dall’assessore, il quale sostiene che la parte economica è conclusa e non ci sono fondi da stanziare se non togliendoli dal Pdr. Lo scontro dialettico si accende e la proposta viene bocciata.

Il Siam riafferma la sua posizione, ossia che il costo delle cause non può essere riversato su tutti i lavoratori, che la proprietà non può minare la pace sociale dell’azienda scaricando sulla forza lavoro le conseguenze della sua scelta imposta unilateralmente. Propone poi di destinare una parte della convenzione all’eventuale scivolo individuando modalità e tempi della soluzione delle controversie.
Non siamo assolutamente d’accordo sul comma 7 dell’art 1, pertanto se lo stesso non verrà ritirato dal contratto la discussione non ci interessa. Anche Uil, Ugl, Cisl esprimono la medesima posizione.
Segue poi la discussione sulla parte normativa fra i tre e l’assessore, che ricalca quanto discusso il giorno prima in assemblea. Strano ma vero, oggi si sono per la prima volta affrontati temi presenti da sempre nell’articolato contrattuale e mai prima d’ora messi in discussione.
Dopo una lunga sospensiva, al rientro Cisl richiede 48 ore di pausa per poter presentare i nuovi articoli, così come ridiscussi oggi, ai propri legali. Zuin risponde che non è disponibile. Quindi la Os abbandona il tavolo dichiarando che occorre un impegno politico dell’amministrazione per la tutela occupazionale, art. 1 comma 7 che è lesivo della dignità dei lavoratori, malattia, Pdr e altri punti devono essere ridiscussi. Si unisce Ugl.
Siam chiede la disponibilità a ridiscutere art 1 comma 7, Zuin sorride. A quel punto la dichiarazione dell’organizzazione sindacale è: la proprietà sbaglia nel perseverare a imporre a tutti i lavoratori la responsabilità della propria scelta unilaterale. In sintesi: non vogliamo pagare per gli errori altrui. Condividendo la medesima posizione, abbandona il tavolo anche Uil.
Ci vediamo l 14 marzo  in assemblea, 10.30-13.30 a Ca'Noghera".
 
 

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