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Casinò Venezia, dopo l'accordo il Cal alla 'prova' della stipula

24 febbraio 2018 - 11:23

Azienda e proprietà convocano i sindacati per stipulare il nuovo contratto di lavoro per i dipendenti del Casinò di Venezia, ma qualche sigla sta ancora riflettendo sul da farsi.

Scritto da Anna Maria Rengo
Casinò Venezia, dopo l'accordo il Cal alla 'prova' della stipula

"In esito alla positiva chiusura alla positiva chiusura delle trattative sindacali, avvenuta in sede dell’ultima riunione, tenutasi in data 22 febbraio, alla presenza dell’azienda e della proprietà e, così come concordato in sede del summenzionato incontro, le organizzazioni sindacali in indirizzo sono invitate alla stipula del Cal e relativo addendum". Lo scrivono alle organizzazioni sindacali il presidente della Casinò di Venezia Gioco Spa, Maurizio Salvalaio, e l'assessore al Bilancio e Partecipate del Comune, Michele Zuin, in una lettera in cui si danno anche gli orari e i giorni per raccogliere le sottoscrizioni: lunedì 26 febbraio 2018 dalle ore 10.00 alle ore 12.00 oppure dalle ore 15.00 alle ore 18.00, martedì 27 febbraio 2018 dalle ore 10.00 alle ore 12.00 oppure dalle ore 15.00 alle ore 17.00 presso la sede di Ca’ Vendramin Calergi - Uffici del Personale e Organizzazione. "Nella stessa data di martedì 27 febbraio alle ore 17.00 il Cal e relativo addendum verranno sottoscritti, quale ultimo firmatario, dal Presidente della Società".
Ora che le date sono state fissate, l'interrogativo, non da poco conto, è quali saranno le sigle sindacali che procederanno alla sottoscrizione dell'accordo. A tale proposito, per la mattinata di lunedì è fissata una segreteria congiunta di Slc-Cgil, Snalc e Rlc, mentre l'Ugl aveva abbandonato la piattaforma contrattuale che aveva presentato assieme con queste sigle.

I RILIEVI DELLA FISASCAT CISL - Da parte sua, la Fisascat Cisl, che tra l'altro non ha preso parte all'incontro del 22 febbraio, si è riunita in assemblea con i lavoratori del Casinò, allo scopo di discutere la bozza del nuovo Cal inviata dall'azienda il 20 febbraio. A tale proposito, come si legge in un comunicato, esprime il proprio disappunto in merito a "una struttura di relazioni sindacali carente sotto l'aspetto della pariteticità tra il ruolo aziendale e il ruolo sindacale; un'organizzazione del lavoro intesa a procedere unilateralmente si questioni di rilevanza fondamentale per la vita sociale del dipendente; un articolato sulla mobilità interna tra figure amministrative e di gioco (dopo 60 giorni di verifica interna) in cui l'azienda unilateralmente può procedere allo spostamento tra un impiegato amministrativo e un impiegato di gioco, solo per un mero atto organizzativo, dimostrando che qualsiasi tipo di declaratoria professionale non ha alcun valore; una modalità dell'orario di lavoro applicando il Dlgs 66/2003 in cui viene evidenziato un orario di lavoro gestito nell'arco dei 12 mesi annui; una premialità in cui l'azienda non vuole tenere conto dei diritti individuali dei lavoratori e nei fatti vuol far sottoscrivere preventivamente alle organizzazioni sindacali un allegato estrapolato dal Cal in cui viene disposta una liberatoria sulla eventuali possibili cause. Senza liberatoria il premio erogato non sarebbe più del 100 percento ma del 10 percento". A fronte di tale situazione la Fisascat Cisl e i lavoratori, "pur esprimendo una forte contrarietà in merito all'articolato proposto, ritengono che tali questioni debbano essere modificate e affrontate su appositi incontri. La volontà quindi rimane da parte della Fisascat Cisl di continuare in un percorso aperto di contrattazione, necessario ai fini della tutela di tutti i lavoratori della Casa da gioco veneziana".
L'ADDENDUM - In effetti, è soprattutto la parte legata alla premialità (e ai contenziosi in corso o futuri, la prima udienza delle causa individuali di un gruppo di lavoratori ante '99 è in calendario per il 28 febbraio) ad aver suscitato i maggiori interrogativi, sia in fase di trattativa che ora che il nodo è stato sciolto inserendola in un addendum al contratto e che prevede che "le parti concordano espressamente che le rinunce individuali dovranno essere formalizzate entro il 10 aprile 2018, rispettivamente: in sede giudiziale con riferimento ai soggetti che abbiano già istaurato un contenzioso nei confronti della Società e con riferimento ai diritti e le pretese dedotte nelle cause"; "in sede sindacale o amministrativa con riferimento a tutto il personale, ivi compresi coloro che abbiano già instaurato una causa nei confronti della Società con specifica a riguardo alle pretese e ai diritti potenzialmente rivendicabili".
L'addendum prevede inoltre, come annunciato, che "i dipendenti che non manifesteranno le suddette rinunce entro il termine del 10 aprile 2018 matureranno un premio di risultato in forma ridotta pari al 10 percento di quanto spettante sulla base delle previsioni dell'articolo 43 del nuovo contratto".
 

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