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Casinò Campione, Spina (Ugl Terziario): 'Si faccia fronte comune'

05 febbraio 2018 - 14:25

Il cooordinatore nazionale case da gioco dell'Ugl Terziario, commenta la situazione del Casinò Campione d'Italia.

Scritto da Anna Maria Rengo
Casinò Campione, Spina (Ugl Terziario): 'Si faccia fronte comune'

Sulla grave crisi del Casinò Campione d'Italia interviene l'Ugl Terziario, tramite il coordinatore nazionale case da gioco, Roberto Spina. "Sulla situazione - afferma - è il momento di lanciare un 'manifesto', nella convinzione che un modello di sviluppo che punti sulla sostenibilità è in grado di creare valore condiviso per tutti, con l'individuazione di adeguati strumenti. Sulla problematica occorre infatti continuare a ragionare e lavorare, tendendo a un differente modello di sviluppo e verificando la sua costenibilità, ma coniugando anche la responsabilità della parte datoriale". Secondo Spina "in questa situazione bisogna fare fronte comune tra città, azienda e lavoratori, unendo le energie per il rilancio non solo del Casinò Per questo bisogna analizzare il passato e gli errori commessi anche da una politica inadeguata e che, nonostante momenti di incertezze mai così gravi, non solo non ha fatto nulla, ma anzi ha continuato una narrazione della situazione aziendale all'insegna del 'tutto va bene, siamo in netta ripresa'. Adesso che c'è il terremoto è giunta l'ora che ognuno si guardi dentro e attorno, per capire come è stato possibile che sia accaduto tutto questo".

Insomma, secondo Spina "bisogna muoversi all'interno di un progetto generale di sviluppo che sia fattibile e non del 'piano' diktat presentato, che oso definire osceno in quanto propone la solita ricetta di lacrime e sangue per i lavoratori del comparto. La parte datoriale deve sedersi a un tavolo con tutte le parti sindacali e in maniera serena affrontare le problematiche che devono essere sviluppate e che devono gettare le basi per iniziare un percorso comune, con senso di responsabilità. Noi siamo aperti a ogni sviluppo della problematica ma su un punto siamo fermi, ossia quello delle garanzie per i lavoratori. Sulla problematica attiveremo i nazionali".

 

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