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Casinò St. Vincent, Ooss tra attese e richieste

12 gennaio 2018 - 16:34

Le reazioni dei sindati all'incontro di oggi in Regione Val d'Aosta sul Saint Vincent Resort & Casino.

Scritto da Anna Maria Rengo
Casinò St. Vincent, Ooss tra attese e richieste

Di diversa natura le reazioni dei sindacati all'incontro di oggi 12 gennaio, presso la presidenza della Regione Val d'Aosta, e alla quale hanno preso parte il governatore Laurent Vierin, l'assessore Renzo Testolin e i vertici aziendali, su tutti l'amministratore unico Giulio Di Matteo.

Valter Zampa, segretario regionale Ugl, sottolinea la scelta della proprietà di convocare tutte le sigle sindacali a un unico tavolo: “Sono convinto che debba essere unico, al fine di una maggiore dialettica e condivisione”, mentre Claudio Albertinelli, del Savt, è più critico: “Nel corso dell'incontro abbiano manifestato le nostre perplessità sulla gestione di Di Matteo, che non ha dato alcun valore aggiunto. I dati sono lì a riscontrarlo. Riteniamo invece positivo che la proprietà si sia impegnata a effettuare delle verifiche sulla parte finanziaria e che abbia stoppato i bandi: quindi non ci sarà alcuna esternalizzazione, in attesa delle verifiche e dell'incontro del 23 gennaio, quando ci daranno tutte le risposte del caso”.

Vilma Gaillard, segretario regionale dell'Slc Cgil, aggiunge: “Abbiamo chiesto chiarezza sull'attuale situazione finanziaria dell'azienda, anche alla luce dei rumours secondo i quali non ci sarebbero i soldi per pagare gli stipendi e i fornitori, del fatto che non abbiamo certezza che la fideiussione prevista ai sensi della Fornero sia stata presentata e che siano state pagate le liquidazioni di coloro che sono usciti, oltre che dei dati sull'andamento 2017 che evidenziano un calo degli introiti del 3,78 percento rispetto al meno 2 percento che era stata prevista e che testimoniano pure che le relazioni sindacali non sono chiare. Un altro aspetto è quello legato alla vicenda dei bandi. Sulla questione finanziaria l'amministratore unico Di Matteo ci ha datto che sono in atto due istruttorie per 15 milioni di euro di finanziamento, per il rilancio e la fideiussione, mentre la proprietà ha evidenziato le necessità di effettuare, per quanto riguarda i bandi, delle valutazioni di carattere oggettivi, anche sull'allineamento o disallineamento rispetto al disciplinare sull'affidamento di servizi a ditte esterne e a nuovi partner. Dobbiamo capire se è un valore aggiunto e vogliamo i dati sul perchè l'azienda opera queste scelte e su quali sono le ricadute in termini di guadagno”.

 

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