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Casinò Campione: alla ricerca di un confronto unitario

08 gennaio 2018 - 09:20

  Prosegue il botta e risposta tra sindacati e Rsu sulla partecipazione all'incontro del 9 gennaio sulla situazione del casinò Campione d'Italia.

Scritto da Sm
Casinò Campione: alla ricerca di un confronto unitario

"Ciascun segretario delle Oo.ss ha il pieno diritto di decidere se rispondere positivamente all’invito così come ricevuto, come del resto declinarlo per qualsiasi motivo". Lo fa sapere la Rsu del casinò Campione d'Italia, scrivendo alle sei sigle sindacali, dopo il botta e risposta dei giorni scorsi sull'incontro del 9 gennaio. "Altresì la scrivente Rsu ha corrispondente diritto a non subire passivamente le forzature altrui, rispondendo essa per il proprio operato solamente ai lavoratori". Secondo la Rappresentanza Sindacale Unitaria "altri generi di rappresentanza non possono coesistere con la presenza in azienda di una Rappresentanza Sindacale Unitaria dai lavoratori votata. Gli stessi lavoratori hanno avuto modo più volte esprimere da chi desiderano essere rappresentati, non da ultimo nel documento del 13 novembre scorso. Ne consegue che la scrivente Rsu non può esimersi dal rispetto di una volontà raccolta dalla voce diretta della forza lavoro. Invitiamo dunque tutti ad evitare strumentalizzazioni e forzature quanto mai inopportune in un momento di tale delicatezza e precarietà per tutta la comunità campionese", conclude.

 

LA POSIZIONE DELLA FISASCAT - Giuseppe D'Aquaro della Fisascat Cisl Varese-Como, in una lettera inviata alla Rsu, sottolinea: "Spiace leggere che non gradite un confronto costruttivo con le Rsa costituite, e siamo certi siate consapevoli di non poter convocare le segreterie di Fisascat Cisl, Snalc e Ugl, senza che le stesse coinvolgano le proprie rappresentanze dei lavoratori, le Rsa. Chiamate le cose con il proprio nome, non volete un confronto unitario che sarebbe utilissimo in questo momento e del quale rinnoviamo la richiesta, ma volete solo un incontro tra le Rsu e le Oo.ss. alle quali afferiscono. A due mesi dalla scadenza dell'accordo di riduzione una cosa serve al casinò e ai suoi lavoratori: unità sindacale. Quella che continuiamo a chiedere da mesi, invitando l'azienda a convocare attorno ad un tavolo tutte le rappresentanze dei lavoratori, cosa che avrebbe anche fatto, salvo poi trovarsi a fare un passo indietro di fronte ai vostri veti incrociati. Conosciamo bene il diritto sindacale, sappiamo che Rsu ed Rsa di norma non coesistono, solo a Campione succede, perché le elezioni sono state un atto unilaterale di tre sigle, non unitario, con un regolamento che insiste sull'industria e non sui casinò e che pertanto andava necessariamente condiviso. E non è stato neanche necessario fare una causa per difendere l'esistenza delle Rsa, perché l'azienda le ha riconosciute fin da subito e continua a farlo tutt'oggi. Le Rsa indicono assemblee retribuite (nonostante le mistificazioni, concedetemi il termine usato a Campione da personaggi più illustri del sottoscritto, di chi sosteneva che le assemblee del 29/12 non fossero retribuite in quanto non convocate dalla Rsu), godono di permessi sindacali, nominano gli Rls, intervengono nelle contestazioni disciplinari e trattano con l'azienda. A Campione ci sono le Rsa oltre alle Rsu, lo sa l'azienda, lo sanno i lavoratori che si rivolgono a loro, lo sa il Prefetto che ha convocato insieme Rsa ed Rsu, solo Voi non ve ne siete ancora fatta una ragione. Per il bene dei lavoratori del casinò, rendetevene conto e iniziamo finalmente un confronto unitario, Rsa, Rsu e Oo.ss., per sottoscrivere un accordo il più condiviso possibile e, magari, per condividere un percorso di contrasto al 'Progetto Villa Mimosa', per il quale attendiamo fiduciosi riscontro da voi e da Cgil, Uil e Confsal. Sono questi i temi da affrontare, non polemiche che vi ostinate a portare avanti da mesi e non servono a nessuno".  

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