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Casinò, a Venezia celebrate le esequie di Trevisan

05 gennaio 2018 - 15:09

Celebrate oggi, 5 gennaio, a Ca' Farsetti le esequie di Italo Trevisan, ex sindacalista della Cgil e dipendente comunale, a lungo capo degli ispettori del Casinò di Venezia.  

Scritto da Redazione
Casinò, a Venezia celebrate le esequie di Trevisan

 

Sono state celebrate oggi, 5 gennaio, nel salone al pianoterra di Ca' Farsetti, le esequie di Italo Trevisan, ex sindacalista della Cgil e dipendente comunale, a lungo capo degli ispettori del Casinò di Venezia, nonché dirigente per tre anni della Casa da gioco di Campione d'Italia. A dare l'ultimo saluto in rappresentanza dell'Amministrazione, c'era l'assessore comunale Renato Boraso; discorsi a lui dedicati, che ne hanno tracciato il profilo umano e politico, sono stati poi pronunciati, tra gli altri, dal deputato Michele Mognato e dall'ex sindaco di Venezia, Massimo Cacciari. Moltissime le persone presenti alla cerimonia, tra cui rappresentati politici, del mondo sindacale e dell'Anpi, amici, compagni e compagne di vita, concittadini.

“Sono consapevole - ha esordito Boraso - che sarà difficile esprimere appieno i pensieri e le forti emozioni che la scomparsa di Italo Trevisan ha suscitato. La sua sensibilità e la sua ironia sono riuscite spesso a regalare un sorriso, soprattutto alle persone più bisognose. Persona seria e attenta a tutto ciò che lo circondava, Italo ha rappresentato un punto di riferimento per molti, colleghi e cittadini, che lo hanno conosciuto durante la sua intensa attività professionale e sindacale.”

L'assessore ha ricordato la competenza e l'affidabilità di Trevisan, nonché “la sua intelligenza e il suo impegno per la vita politico-sociale di Venezia, alla quale non ha mai fatto mancare il proprio generoso contributo personale. Per decenni ha sempre messo il suo appassionato impegno civile e sociale al servizio della comunità e la sua perdita è per questo ancor più dolorosa. Italo Trevisan è stato soprattutto un uomo di buon senso con la forza della passione, che cercava il dialogo e sapeva mediare con indubbia capacità, prendendo le sue decisioni con il coraggio e la fermezza tipiche delle persone intelligenti. Ha rappresentato negli anni un costante punto di riferimento anche per la tutela dei dipendenti di questo Comune ed egli, nel corso delle sue attività, ha saputo dare testimonianza del suo essere, non tanto con le parole, ma con la sua umanità, con il coinvolgimento nelle vicende delle persone che ha avuto modo di incontrare nella sua vita”.
“Desidero, a nome del sindaco e di tutta l'Amministrazione, abbracciare col cuore la famiglia, alla quale va il nostro profondo e sincero cordoglio”.

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