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Sostituzione ispettori in sciopero, Comune Venezia perde in appello

07 dicembre 2017 - 13:39

Il Comune di Venezia ha perso il ricorso in appello per condotta antisindacale nei confronti degli ispettori del Casinò.

Scritto da Anna Maria Rengo
Sostituzione ispettori in sciopero, Comune Venezia perde in appello

Il Comune di Venezia ha perso il ricorso in appello che aveva presentato contro la sua condanna per condotta antisindacale (ai sensi dell'articolo 28 dello Statuto dei lavoratori), da parte del giudice del Lavoro, per aver sostituito con dei dirigenti gli ispettori comunali in sciopero al Casinò di Venezia, lo scorso 7 gennaio.

Secondo i giudici d'appello è "del tutto corretta l'argomentazione del giudice di prime cure" sulla diversità di ruoli tra l'organo advisory board e il servizio ispettivo comunale: "Pur essendo organi deputati entrambi allo svolgimento della vigilanza, controllo e ispezione sulla regolare gestione della casa da gioco (...) hanno tuttavia compiti diversi". L'Ab "è finalizzato all'esercizio di un più pregrante controllo sull'attività della Casa da gioco con particolare attenzione agli aspetti di carattere societario ed economico finanziario", mentre il Sic invece "svolge compiti più operativi relativi al controllo".

IL COMMENTO DEI SINDACATI - "Come Cgil, Uil e Csa rappresentati dall’avvocato Carniello - dichiarano Daniele Giordano della Cgil, Mario Ragno della Uil e Sergio Berti del Csa - avevamo già consigliato all’Amministrazione di non mettere in campo prove di forza contro i lavoratori e perseguire la strada dei ricorsi per reprimere il dissenso nei confronti delle scelte attuate. L’amministrazione invece ha ritenuto utile impugnare una sentenza che garantisce il diritto allo sciopero utilizzando risorse pubbliche. Un fatto paradossale, visto che chi esercita questo diritto rinuncia alla propria retribuzione. Consigliamo quindi l’amministrazione comunale di rispettare i diritti sanciti dalle norme e a cambiare la mentalità del ‘comando io, quindi ho ragione’ che l’ha fin qui contraddistinta negativamente. Come Cgil, Cisl e Uil – ribadiscono Giodano, Berti, Ragno - siamo sempre stati disponibili ad una seria discussione al fine di condividere le scelte per il rilancio della Casa da gioco".
 

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