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Uilcom: 'Casinò Venezia, calo incassi non solo per scioperi'

16 settembre 2017 - 09:33

La Uilcom del Casinò di Venezia invia un documento di supporto alla trattativa sul contratto ma aggiunge anche delle osservazioni sulle scelte effettuate.

Scritto da Anna Maria Rengo
Uilcom: 'Casinò Venezia, calo incassi non solo per scioperi'

Affrontare “le criticità derivanti dall’approccio politico in merito alla gestione del gioco d’azzardo che ha caratterizzato le scelte aziendali dell’ultimo decennio” e contribuire “alla risoluzione delle problematiche esistenti seguendo un percorso tecnico, al fine di evitare che il Casinò di Venezia continui a essere il campo di battaglia in cui si misurano solo ed esclusivamente le diverse compagini che si contendono il potere in città”. Questi gli scopi dichiarati dalla Uilcom Uil del Casinò di Venezia, nell'inviare all'azienda, come da sua espressa richiesta, proposte di modifica al regolamento aziendale entrato in vigore lo scorso 1° luglio. Il documento, denominato “Proposta tecnica di rilancio e sviluppo”, ricalca da vicino quello che era stato presentato nel marzo scorso da un gruppo di tecnici e, contestualmente, aggiunge “alcune osservazioni e riflessioni al fine di contribuire a far chiarezza in ordine alla grave situazione aziendale”.
Secondo il sindacato occorrono iniziative mirate, “se non ad una inversione di tendenza, almeno alla stabilizzazione degli introiti netti di gioco”.

GLI INTERVENTI - La proposta parte dal presupposto che una Casa da gioco debba essere gestita da un tecnico di gioco e individua una possibile strutura organizzativa, suggerendo interventi sulle norme comportamentali, la meritocrazia, i minimi e massimi ai tavoli, una nuova organizzazione dello chemin de fer, l'attivazione di tornei di punto banco 2000, oltre che l'attivazione di interventi “
relativi all’organizzazione del personale e finalizzati ad aumentare la forza lavoro nelle fasce orarie e nei periodi di maggior afflusso”.
Propone inoltre modifiche e integrazioni al regolamento aziendale e accoglie con favore l'intedimento di creare un privè a Ca' Noghera, mentre non condivide l'intedimento di portare tutto, a Ca' Vendramin, al secondo piano.
Quanto al marketing, secondo la proposta della Uilcom “è sotto gli occhi di tutti che le azioni di marketing portate avanti nell’ultimo decennio non hanno prodotto risultati apprezzabili in termini di introiti di gioco, si veda a solo titolo di esempio l’esito delle feste organizzate nella Sede di Venezia nell’ultimo periodo” ed è “sicuramente conveniente” destinare le risorse “alla soddisfazione dei giocatori aumentando i livelli di ospitalità dedicati”.

LE OSSERVAZIONI - La proposta contiene tuttavia, come detto, delle osservazioni generali, tra le quali figura quella secondo cui è “evidente che la scelta perpetrata nell’ultimo decennio di affidare le gestioni delle Case da gioco a dirigenti comunali e/o a manager generici, spesso provenienti da altri settori o formati solo ed esclusivamente in ruoli amministrativi/contabili non ha sortito dei risultati funzionali alle amministrazioni pubbliche titolari della concessione”.
Nel caso di specie, “il contributo dell’amministrazione comunale, peraltro gradito e sicuramente più pertinente, dovrebbe orientarsi verso un piano industriale di più ampio respiro, in cui si cominciasse a ragionare seriamente in merito a un’unica sede (magari in centro storico) – raggiungibile in auto – con parcheggio e hotel annesso; una sorta di restituzione, se così si vuol dire, per quanto il Casinò ha dato, in passato, alla città di Venezia e ai suoi amministratori; una cifra esorbitante che per una serie di motivi (più o meno nobili), è andata perduta”.
La Uilcom si dice convinta “di aver dimostrato un grande senso di responsabilità nel rinunciare, malgrado tutto, a delle iniziative di sciopero in questo delicato periodo, e ciò nell’interesse primario dell’azienda” e assicura che “con lo stesso senso di responsabilità (…) denuncerà tutti gli errori commessi dall’attuale management poiché ritiene che i pessimi risultati ottenuti nell’anno in corso non si possano attribuire solo ed esclusivamente agli scioperi degli ultimi due mesi ma bensì che essi siano dovuti, anche e soprattutto, alla mancanza di reali professionalità nella gestione del gioco d’azzardo”. Non è infatti “sufficiente seguire solo i 'percorsi' ma è necessario seguire anche il 'prodotto'” e “le competenze non sono un “optional”. Di conseguenza ad oggi prendiamo atto che:
1. l'accordo sottoscritto in data 22 dicembre 2016 dove la proprietà, per mano dell’assessore Zuin, ha posto fine alla c.d. sperimentazione (norme tecniche e comportamentali – meritocrazia – flessibilità nella gestione dei limiti di puntata e del personale) ha determinato un sensibile abbassamento della produttività, infatti già a maggio 2017, in assenza di scioperi, si registrano minori incassi per ben 3.014.852 euro;
2.la scelta di svolgere una gara di punto banco con modalità 'torneo' e non con modalità 'cash', a Venezia, con giocatori già fidelizzati, ospitati, appartenenti ad Agenzie (commissioni), con l’elargizione di un premio di 50.000 euro in aggiunta alle iscrizioni si è rivelato un fallimento nel rapporto costi/ricavi;
3. la sospensione delle ferie per il giorno 14 e 15 agosto non è stata applicata a tutti i tecnici di gioco, ma bensì solo alla 'manovalanza', così come nel 2016;
4. aderire a tutte le iniziative di sciopero, o addirittura indirle, aumenta la probabilità di essere assegnati a mansioni superiori;
5. alcuni tra i responsabili della produzione soffrono di 'mal di terra-ferma', amano operare alla luce del sole e preferiscono passare il weekend in famiglia;
6. la maggior parte dei tecnici di gioco inquadrati nella fascia A) e B-1) fanno a gara per non risultare 'antipatici' al sindacato, e non solo in sala, mentre assumono atteggiamenti non proprio 'eleganti' con quei lavoratori che hanno deciso di non aderire agli scioperi, di contro non risulta a chi scrive che a fronte della palese e macroscopica attività di 'pulizia' dei gettoni promozionali JCHI messa in atto prevalentemente al Punto Banco (2000) esista alcuna segnalazione scritta in indirizzo alla dirigenza aziendale, ne, tantomeno, che la Contabilità abbia riscontrato alcuna anomalia in ordine al risultato tavoli;
7. i clienti cinesi vengono al casinò per guadagnare 3.000 euro al mese (e sono oltre 5.500 gli ingressi JCHI nel solo mese di agosto 2017, pari a 555.000 euro di gettoni promozionali distribuiti, trasformati in denaro, principalmente al punto banco, al tasso medio di circa 1,4 percento) , mentre tutti gli altri clienti non asiatici vengono solo per giocare i soldi che hanno in tasca, e l’errore sembra più di 'area tecnica' che di area marketing;
8.alle slot, in moltissime occasioni, vengono distribuiti 'ticket promozionali' (20 euro pro capite), questa volta trasformati in denaro al tasso medio del 5 percento circa, che producono maggiori ingressi (circa il doppio della media) e minori incassi, si vedano i dati slot del 14 agosto 2017, e non solo (idem come sopra per quanto alla natura dell’errore);
9. gli autobus organizzati da fuori regione che portano principalmente pensionati ai quali vengono assegnati 'ticket promozionali' (25 euro pro capite) e buono pasto (10 euro pro capite) sono 'pilotati' dallo stesso 'autista' che portava i cinesi di Junior China;
10. quella flessibilità, tanto decantata in fase di trattativa, dopo 3 mesi dall’entrata in vigore del Regolamento Aziendale, rimane un termine astratto e completamente privo di contenuti, se non per la 'mail aleatoria e sorniona' inviata al Servizio Ispettivo in ordine alla gestione dei c.d. minimi;
11. con un po’ di buona volontà e malgrado lo sciopero le gare di chemin de fer di agosto 2017 si sarebbero potute svolgere - risultato chemin de fer agosto 2017 : Venezia meno 352.985 = meno 100 percento - Saint Vincent più 264.045 = + 634,14 percento;
12. poichè nel mese di luglio 2017, in presenza di scioperi, si sono registrati maggiori incassi pari a euro 249.748,01, mentre nel mese di agosto 2017, pure in presenza di scioperi, si sono verificati minori incassi pari a euro 1.259.076,39, va da sè che per esprimere una valutazione oggettiva sulla qualità della gestione in essere (2017) sarà necessario attendere l‘esito dei prossimi mesi, che auspichiamo si possano svolgere senza ulteriori interruzioni dell‘attività di gioco ai tavoli;
13. il budget di previsione (ricavi) per il 2017 risulta assolutamente fantasioso rispetto alle discutibili scelte tecniche messe in campo dal 22 dicembre 2016 ad oggi;
14.gli addetti allo chemin de fer continuano a rimanere 'in attesa' dal lunedì al giovedì in quanto la gestione del punto banco touch a Ca' Noghera è stata affidata al personale in forza al reparto roulette, che di contro spesso non è in numero sufficiente per aprire l‘unico tavolo di roulette francese esistente;
15. continuano gli spostamenti di dipendenti da mansioni con turno avvicendato e a contatto con il pubblico a mansioni d‘ufficio (ad es. da reparto tessere a ufficio acquisti), compromettendo ulteriormente la già critica situazione di alcuni reparti che risultano strategici in termini di produttività (accoglienza).

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