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Casinò Venezia, Affinito (Slc Cgil): 'Fiduciosi su coinvolgimento lavoratori'

05 gennaio 2017 - 08:36

Il bilancio approfondito del 2016 e propositivo per il 2017 del coordinatore Slc Cgil Salvatore Affinito sull'andamento del Casinò di Venezia. 

Scritto da Gt
Casinò Venezia, Affinito (Slc Cgil): 'Fiduciosi su coinvolgimento lavoratori'

Al Casinò di Venezia il 2016 si chiude con un bel più 1 milione e ottocentomila di incassi rispetto all'anno precedente. Unico fra i quattro Casinò italiani. Non possiamo che esserne lieti. Ma quale avrebbe potuto essere il risultato, se quest'onda positiva fosse stata sostenuta anche da un vero Piano di Impresa, che manca da due anni?”, è l'interrogativo lanciato da Salvatore Affinito, coordinatore di settore SLC-CGIL Veneto nel bilancio di fine anno e nei giorni di riapertura di altri 12 mesi decisivi per la sala da gioco lagunare.

Se è vero che non è mai troppo tardi, noi la nostra parte l'abbiamo fatta, evitando di funestare con due giornate di sciopero il proficuo periodo natalizio e fidandoci dell'annuncio di un piano di rilancio comunicato dall'Assessore Michele Zuin il 22 dicembre scorso, in occasione dell'incontro avvenuto a titolo di procedura di raffreddamento – spiega Affinito - ma un Piano da solo non basta, occorre chi fornisca ad esso gambe, con coerenza e rigore. In quell'incontro abbiamo sostenuto infatti che il Casinò di Venezia ha bisogno di un Management a tempo pieno, progettuale, con mandati certi, concorde. Da 15 mesi ce ne troviamo uno 'dopolavoristico', senza progettualità specifica, assolutamente privo dei più elementari mandati, rissoso fra i suoi diversi livelli”.

Quindi i vertici veneziani sembrano predicare bene ma razzolare male? “L'attuale direttore generale, scelto per la prima volta con selezione pubblica e non per fedeltà politiche, sembra incamminato sulla via del commiato. Il Consiglio di Amministrazione scade a marzo. Lo invitiamo ad un sussulto di quell'attività che è mancata negli interminabili 15 mesi di nulla di questa gestione o ci siano risparmiati ulteriori tre mesi di agonia”.

Una casa da gioco immobile, secondo Affinito, con i dipendenti che in questi mesi si sono sentiti così orfani di una guida aziendale, mai si erano viste tante conflittualità ai vertici. Nessun iniziativa, nessun cambio di rotta, niente di niente, fatti salvi i ben noti 'garanghelli' organizzati dalla Meeting and Dining che pare aver 'rilevato' dal gioco il ruolo di vero e unico core business”.

Il settore Slc Cgil Veneto è pronto a “sedersi al tavolo di confronto, se le prime due avranno come obiettivo la realizzazione della terza! Ma presto, perché le “onde” di recupero fanno anche presto a smorzarsi. Infatti non ci spaventano ma ci confortano le parole del Sindaco, espresse nella conferenza di fine anno: il Primo Cittadino usa, con l'occasione, tre magiche parole con la R, ristrutturazione - riorganizzazione – rilancio. Noi siamo pronti”.

Le proposte di Affinito e compagni, però, non sono state ascoltate: “Per parte nostra siamo stati propositivi, ma non siamo stati capiti: proponevamo semplicemente di abbattere il costo del lavoro, di ridurre i ranghi con l'esodo anticipato (art. 4 legge Fornero) dei prossimi alla pensione, con una manovra quindi per la quale la spesa è puro investimento, se si pensa che in tre anni l'economia sarebbe di due milioni; proponevamo di sostenere tale manovra con recupero di produttività e maggiore flessibillità. Come? Ad esempio facendo quello che – encomiabilmente – i sindacalisti-croupiers presenti in sala a Venezia, durante le feste, hanno messo in atto con il consenso dei colleghi: autoriduzione delle pause per aprire un tavolo da gioco in più e far fronte alla maggiore mole di clientela. Cose così!

Ammettere gli errori è il primo passo per correggerli. Brugnaro lo ha fatto e siamo fiduciosi del fatto che i passi successivi li faremo assieme, con il coinvolgimento e il consenso di questi lavoratori che amano la loro azienda e la loro città”, conclude.

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