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Rollandin: 'Casinò St. Vincent, di 16,6 mln di euro non va fatto ristoro'

23 gennaio 2017 - 15:16

Il governatore della Regione Val d'Aosta, Augusto Rollandin, evidenzia ai commissari come dei 16,6 degli oltre 35,5 milioni di euro chiesti dal Casinò non sono da ristorare.

Scritto da Anna Maria Rengo
Rollandin: 'Casinò St. Vincent, di 16,6 mln di euro non va fatto ristoro'

Lunga audizione da parte della seconda commissione Affari generali del Consiglio Valle, del governatore della Regione Augusto Rollandin, che ha ora in mano anche le deleghe sulla Casa da gioco. In riferimento alla lettera datata 3 novembre 2016, con cui l'amministratore unico del Casinò, Lorenzo Sommo, chiedeva di ristorare a Rollandin e all'assessore al Bilancio Ego Perron una serie di somme, per un importo di circa 35,5 milioni di euro, il governatore ha evidenziato come, per quanto riguarda i 19,6 milioni di oneri straordinari, 3 di essi sono relativi alle demolizioni, ma gli altri 16,6 milioni sono stralci, ossia abbattimento del valore dei beni, e, poiché sono stati messi a bilancio, non può essere fatto ristoro.

Anche per questo motivo, nella proposta di legge che è stata illustrata in giunta la scorsa settimana, si parla di un conferimento alla Casa da gioco di 43,7 milioni di euro circa, e non di quei 60 che erano stati inizialmente ipotizzati.

LA PROPOSTA DI LEGGE ROLLANDIN - Rollandin ha anche dato visione ai membri della commissione dei contenuti della proposta di legge stessa, che si compone di due articoli, “in conseguenza – si legge nella relazione illustrativa – delle risorse finanziarie che si renderanno disponibili nel corrente anno 2017, in conseguenza del processo di quotazione della (…) Cva”. Il disegno di legge “autorizza la Regione a completare il rimborso dei costi sostenuti dalla Casino de la Vallèe Spa dal 2011 al 2016, per la realizzazione degli investimenti a suo tempo autorizzati dalla legge 49/2009 che (…) ne aveva affidato la realizzazione alla società. L'imposto trasferito, che tiene conto del precedente aumento di capitale per euro 60.000.000, è pari a euro 43.773.670 e copre i costi (…) cui è effettivamente corrisposto un esborso finanziario da parte della società, regolarmente documentato, con esclusione, pertanto, di alcune voci, ovvero di quelle inerenti a plusvalenze (euro 66.572), minusvalenze (euro 301.550) e stralci di poste contabili relative alla parte immobiliare demolita (euro 16.197.792) che, pur costituendo un costo per la società, rilevano sotto il profilo contabile, ma non anche in termini di esborso vero e proprio nel periodo considerato di realizzazione dei lavori, cui far corrispondere un rimborso da parte dell'ente socio”.

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