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Nuove norme su antiriciclaggio, il Consiglio europeo: ‘Nessuna esenzione per i casinò’

21 aprile 2015 - 08:43

Anche se le nuove norme in materia di antiriciclaggio, previste dalla quarta direttiva in materia e dal regolamento, prevedono delle possibili esenzioni per gli operatori di gioco, i casinò non ne beneficeranno. Lo precisa il Consiglio europeo, che ha adottato la sua posizione in prima lettura sulle nuove norme e che rafforzeranno le norme dell’Ue in materia.

Scritto da Amr

 

Le norme rafforzate riflettono la necessità dell'Ue di adeguare la sua legislazione per tenere conto degli sviluppi della tecnologia e degli altri mezzi a disposizione dei criminali, e tra i principali elementi c’è l’estensione del campo di applicazione della direttiva, introducendo requisiti per un maggior numero di operatori. Ciò si consegue riducendo la soglia dei pagamenti in contanti per includere i commercianti, da 15mila a 10mila euro, nonché tramite l'inclusione dei prestatori di servizi di gioco d'azzardo.

In particolare, il testo concordato prevede che i prestatori di servizi di gioco d'azzardo che presentano un profilo di rischio più elevato procedano all'adeguata verifica per operazioni pari o superiori a 2mila euro (in Italia la soglia è fissata a mille euro). In circostanze di comprovato rischio basso, gli Stati membri possono esonerare determinati servizi di gioco d'azzardo da alcuni o tutti i requisiti, in circostanze rigorosamente limitate e giustificate. Tali esenzioni saranno oggetto di una specifica valutazione del rischio e, viene espressamente affermato, i casinò non beneficeranno di esenzioni.

Questo primo via libera da parte del Consiglio consentirà al Parlamento europeo, con cui è stato raggiunto un accordo il 16 dicembre 2014, di adottare il pacchetto in seconda lettura in una prossima sessione plenaria.

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