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Casinò Venezia condannato a restituire 28 milioni al Comune

22 gennaio 2019 - 09:06

Con una sentenza, la Corte dei Conti condanna il Casinò di Venezia a restituire 28 milioni di euro al Comune.

Scritto da Redazione

Una doccia fredda capitata sulla testa del Casinò di Venezia che dovrà pagare al Comune di Venezia 28,615 milioni di euro. Questo quanto ordinato dalla sezione giurisdizionale della Corte dei Conti, come riporta il quotidiano La Nuova Venezia.

La sentenza risuona come una mazzata sulla testa della Casa da gioco che dovrà restituire al Comune più di 28milioni di euro per questioni legate alla "regolarità del conto giudiziale".
 
I fatti risalgono al 2012, quando il Casinò non versò al Comune i 28 milioni di euro di incasso inerenti ai mesi di luglio, agosto e settembre 2012 dopo un accordo tra le parti "ratificato - come si legge su La Nuova Venezia - da una delibera dell'assemblea della società, permettendo al Cmv (Casinò municipale di Venezia, ndr.), di continuare a operare in tempi di crisi. La Procura di Venezia ha però contestato l'intesa, evidenziando come questa non sia mai stata ratificata dalla Giunta o dal Consiglio comunale".
 
La Procura di Venezia ha, infatti, ricordato che il Casinò è "un soggetto concessionario della riscossione delle imposte, tributi e canoni di pertinenza del Comune".
 
La Corte dei Conti ha sposato in pieno quanto ritenuto dalla Procura, sostenendo che "il Comune è l'unico titolare delle entrate derivanti dalla gestione della Casa da Gioco. La società - si legge ancora sul quotidiano locale - deve provvedere mensilmente al versamento dei proventi del gioco al Comune".
 
In pratica, il Comune di Venezia percepisce il 100 percento degli introiti della Casa da Gioco la quale riceverà a sua volta dal Comune 16 milioni più il 75 percento degli introiti ogni mese.
 
Dunque, secondo la Corte dei Conti "la convenzione non prevede alcuna sospensione dell'obbligo di riversare le somme riscosse e neppure con il consenso del concessionario".
 

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