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Di Matteo: 'St. Vincent, nuove assunzioni solo con bandi pubblici'

02 marzo 2018 - 08:34

L'amministratore unico del Saint Vincent Resort & Casino Giulio Di Matteo fa il punto sulla possibilità di un ritorno di Paolo Giovannini come direttore della produzione.

Scritto da Anna Maria Rengo
Di Matteo: 'St. Vincent, nuove assunzioni solo con bandi pubblici'

“In queste settimane la mia attenzione e il mio impegno sono dedicati alla pratiche relative ai 51 lavoratori usciti dall'azienda ai sensi della legge Fornero, e per i quali occorre accendere una fideiussione. Ciò detto, le raccolte firme e le indiscrezioni di stampa non mi smuovono dal mio indiritto, ben chiaro a Paolo Giovannini fin dal 13 giugno dello scorso anno: bisogna rispettare i dettami dell'Autorità nazionale anticorruzione e la legge 20 del 2016, novellata a dicembre del 2017. Tanto ho riferito anche di fronte alla seconda e quarta commissione del Consiglio Valle”.

Con queste parole l'amministratore unico del Saint Vincent Resort & Casino, Giulio Di Matteo, commenta a Gioconews.it la raccolta firme condotta presso i dipendenti della Casa da gioco, per chiedere il ritorno dell'ex consulente, in qualità di direttore operativo, anche alla luce delle intercettazioni pubblicate da valledaostageolocal.it, contenute nelle 1032 pagine dell'inchiesta della Procura aostana sulla presunta truffa aggravata e falso in bilancio in relazione ai finanziamenti alla Casa da gioco.

“In concreto quindi – prosegue Di Matteo – se nell'ambito dellariorganizzazione si dovrà individuare una figura che ricopra il ruolo di direttore della produzione ovvero di direttore del Casinò, tale scelta avverrà secondo legge, quindi attraverso con un bando pubblico di rango europeo, aperto almeno sino al 30 giugno 2018, termine entro il quale la Casino de la Vallèe Spa non può assumere lavoratori a tempo indeterminato, vista la procedura aperta l'anno scorso per il licenziamento collettivo di 264 dipendenti che ha infine portato all'accordo con i sindacati. Quindi l'eventuale inserimento di questa figura potrà avvenire solo dopo il 30 giugno, stante il chiaro e preciso indirizzo di legge, in ossequio a precise indicazioni della proprietà e in coerenza con il piano di ristrutturazione, che impongono la graduale riduzione dei collaboratori esterni con lavoratori a tempo indeterminato che vadano così a colmare vuoti nell'organizzazione in maniera strutturata e strutturale. L'obiettivo è di una gestione aziendale che esca dall'emergenza, cui del resto indicatori economici e finanziari stanno già dando adeguata rilevanza, con un Ebitda del 2017 positivo di 2 milioni di euro per il 2017”.
 

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