Via libera, oggi 8 giugno, alla fiducia posta dal Governo sul disegno di conversione in legge del decreto Riaperture, che fissa il riavvio di giochi, scommesse, bingo e casinò, in zona gialla, dal primo luglio. Per questo motivo, sono preclusi gli emendamenti sul gioco che erano stati presentati.
Il Movimento 5 Stelle aveva chiesto, in uan proposta di modifica a prima firma del deputato Massimo Enrico Baroni, di sopprimere per intero l'articolo 8-ter, quello che appunto prevede che "dal 1° luglio 2021, in zona gialla, sono consentite le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò, anche se svolte all'interno di locali adibiti ad attività differente, nel rispetto di protocolli e linee guida adottati ai sensi dell'articolo 1, comma 14, del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, n. 74".
Lo stesso Movimento e lo stesso primo firmatario chiedevano inoltre di "sostituire la parola: anche con le seguenti: sono vietate" ma anche di vietare "altresì i giochi con vincita in denaro online" nonché "di sopprimere le parole: nel rispetto di protocolli e linee guida fino alla fine del periodo".
Di ben altra natura la natura dell'emendamento di Forza Italia e a prima firma di Mauro D'Attis che chiedeva anzi di anticipare la riapertura del gioco in zona gialla "dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto". Inoltre, di "sostituire le parole: sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò, anche se svolte all’interno di locali adibiti ad attività differente con le seguenti: gioco pubblico, svolte nei negozi e punti di gioco, nelle sale giochi, nelle sale scommesse, nelle sale bingo e casinò e in tutti i pubblici esercizi aventi attività principale diversa da quella
di raccolta di gioco pubblico aggiungere, in fine, il seguente periodo: È consentito lo svolgimento, anche in data anteriore, di attività preparatorie che non prevedano afflusso di pubblico; dopo il comma 1, aggiungere il seguente: 1-bis. Le linee guida possono prevedere, con riferimento a particolari eventi, che l’accesso sia riservato soltanto
ai soggetti in possesso delle certificazioni verdi Covid-19 di cui all’articolo 9".