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Casinò tra turismo, sostegni e deleghe

02 marzo 2021 - 10:32

Nasce il ministero del Turismo, ma i casinò aspettano soprattutto il Dl Sostegni e l'attribuzione delle deleghe in materia di gioco.

Scritto da Anna Maria Rengo
Casinò tra turismo, sostegni e deleghe

Non pare suscitare particolari aspettative da parte dei casinò, la rinascita, formalmente proprio da oggi 2 marzo, del ministero del Turismo, che sarà guidato dal leghista Massimo Garavaglia.

Lo aveva annunciato il premier Mario Draghi, ma l'ufficialità è infatti arrivata solo con la pubblicazione in Gazzetta del decreto legge recanti "Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri" e approvato qualche giorno fa dal consiglio dei minstri. Ecco prevede infatti, all'articolo, 6, che "è istituito il Ministero del turismo, cui sono attribuite le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di turismo, eccettuate quelle attribuite, anche dal presente decreto, ad altri ministeri o ad agenzie, e fatte salve in ogni caso le funzioni conferite dalla vigente legislazione alle regioni e agli enti locali".

Quanto alle aree funzionali di interesse, "il Ministero cura la programmazione, il coordinamento e la promozione delle politiche turistiche nazionali, i rapporti con le regioni e i progetti di sviluppo del settore turistico, le relazioni con l'Unione europea e
internazionali in materia di turismo, fatte salve le competenze del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, e cura altresì i rapporti con le associazioni di categoria e le imprese turistiche e con le associazioni dei consumatori".
Particolare di non poco conto, è che si tratta di un ministero "con portafogli", quindi con una dotazione finanziaria.
Tuttavia, come detto, nè i casinò nè le loro proprietà ritengono che lo stesso avrà una competenza specifica nelle materie che più li interessano, tanto più che le urgenze che oggi li affliggono sono quelle, strettamente legate tra di loro, della riapertura e dei sostegni.

L'attenzione è quindi principalmente volta, oltre che naturalmente al ministero della Salute che emette le ordinanze con le quali "colora" le regioni italiane (che sperano tutte di diventare bianche, ma finora così è diventata solo la Sardegna, senza peraltro che sia per ora proceduto alla riapertura delle loction di gioco), al Viminale, che detiene la diretta competenza in materia di vigilanza sulle Case da gioco, e sul Mef, che controlla invece il gioco "pubblico" e che natutalmente è in prima linea nella redazione del Dl sostegni, che dovrebbe essere approvato in settimana dal consiglio dei ministri.

LA QUESTIONE DELEGHE - Nella giornata di ieri, 1° marzo, c'è stata la cerimonia di giuramento dei sottosegretari e dei viceministri, ormai anche formalmente in carica, e si attende dunque l'attribuzione delle deleghe. Per quanto riguarda il gioco, in pole position potrebbe esserci il leghista Claudio Durigon, una nomina che renderebbe meno probabile, per motivi di equilibri politici, il fatto che al Viminale quella alla vigilanza sulle case da gioco possa essere attribuita a un altro leghista, il comasco Nicola Molteni.
C'è inoltre da dire che se la delega al gioco è sempre stata attribuita dal ministro dell'Economia di turno, non sempre si è fatto lo stesso al Viminale, e quindi, potrebbe anche non esserci e le competenze sui casinò diventare "fluide" ed essere affidate di volta in volta dal ministro, peraltro confermato, Luciana Lamorgese.

IL DL SOSTEGNI - Ma le urgenze, come detto, non sono in questo momento nè la promozione turistica nè la vigilanza, visto che i casinò sono inattivi (fatta eccezione per il gioco online) da mesi, con gravissime conseguenze sui loro bilanci e su quelli degli enti di riferimento. Una vera e propria emergenza che si spera venga affrontata con l'imminente Dl Sostegni, questa la denominazione di quello che fino a una settimana si chiamava Dl Ristori cinque. Esso dovrebbe prevedere ristori per le imprese non più con un meccanismo basato sui codici Ateco, ma con la certificazione di perdite reali da parte delle aziende.
Si ipotizza inoltre una proroga di otto settimane di Cig e 26 settimane di Cig in deroga e assegno ordinario, da utilizzare entro il 31 dicembre 2021.

 

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