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Aggravi: 'Si vada avanti nella cura del Casinò St. Vincent'

17 febbraio 2021 - 12:20

Il consigliere regionale della Lega Stefano Aggravi evidenzia come la cura per sanare il Casinò di St. Vincent stia funzionando e la si debba proseguire.

Scritto da Redazione
Aggravi: 'Si vada avanti nella cura del Casinò St. Vincent'

"L'incertezza dettata dall'andamento della pandemia Covid-19 sta colpendo duramente tutte le attività economiche, anche il Casinò, il nuovo piano e le osservazioni del Commissario ne tengono conto. La cura applicata al Casinò però funziona e così si deve andare avanti". Lo scrive su twitter il consigliere regionale Stefano Aggravi (Lega Vda), in merito alla situazione della casa da gioco valdostana.
Era stato lo stesso Aggravi, quando era assessore al Bilancio e alle Partecipate durante la giunta guidata dalla leghista Nicoletta Spelgatti, a dare forte impulso all'iter concordatario.

Intanto, l'Ansa Valle d'Aosta pubblica degli ampi stralci della relazione del commissario giudiziario Ivano Pagliero sulla nuova procedura di concordato preventivo aperta per la Casinò de la Vallée spa (Cava) lo scorso 20 novembre dal tribunale di Aosta, dopo che la prima era stata revocata a luglio dalla Corte d'Appello di Torino.

Come già anticipato nell'audizione dei vertici di proprietà e azienda da parte della quarta commissione del Consiglio Valle, secondo Pagliero "Il momento storico attuale ispira a ritenere" che solo un piano di concordato "che preveda un periodo temporale più ampio, possa garantire ai creditori un maggiore e migliore soddisfacimento; senza per questo impedire che, nel caso in cui la ripresa consenta flussi straordinari, gli stessi creditori possano essere pagati antecedentemente alle scadenze previste dal piano".

Inoltre Pagliero ritiene che "la continuità possa essere mantenuta operando con cautela, come è stato fatto sino ad ora, dal 2019 in poi" e che la stessa continuità "salvaguardi i posti di lavoro dei dipendenti; circostanza questa, tra le più importanti".

La proposta della società (sulla quale i creditori dovranno esprimersi in tribunale il prossimo 9 marzo) prevede il pagamento integrale dei crediti prededucibili, il pagamento integrale dei creditori privilegiati e "un soddisfacimento in misura, almeno, pari all'80 percento, per i creditori chirografari", in "un orizzonte temporale, strettamente connesso al completamento del piano industriale di prosecuzione dell'attività, con durata sino al 2023".

Il commissario giudiziale Pagliero, si legge nella sua relazione, ritiene che “un piano concordatario basato sui flussi di cassa ed articolato su una durata sino al 2023, sia, allo stato, necessariamente penalizzante. L’ipotesi che il piano si concluda nel 2023 avrebbe potuto avere un suo fondamento laddove nel corso dell’anno 2021 si fosse definitivamente superata, in tempi molto celeri, la problematica Covid”. Ma “di fatto così non è; e neppure vi sono ipotesi concrete circa l’effettiva copertura di tutta la popolazione a livello di vaccini (nel corso dello stesso 2021). Quindi il piano, proposto” dalla società Casino, “si articola su tre anni di cui uno, il 2021, assolutamente incerto e privo di ogni concreta aspettativa”.

 

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