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Canesi: 'Risanamento Casinò Campione per una sua riapertura'

07 dicembre 2020 - 08:13

Il sindaco di Campione d'Italia, Roberto Canesi, illustra gli scenari per il risanamento della società di gestione del Casinò.

Scritto da Anna Maria Rengo

Bene l'ordinanza della Corte di Cassazione che conferma l'annullamento della sentenza del tribunale fallimentare che disponeva il fallimento della società di gestione del Casinò Campione d'Italia, ma, anche alla luce di questo punto fermo, è tempo di attivarsi affinché si giunga all'obiettivo, da tutti condiviso, di riaprire al più presto la Casa da gioco. Tenendo presente che presso il tribunale lariano "giace" da tempo, in attesa appunto del pronunciamento della Cassazione, la nuova istanza di fallimento presentata dalla Procura di Como. 

Al sindaco di Campione d'Italia, Roberto Canesi, chiediamo innanzitutto un giudizio complessivo sull'ordinanza e sugli scenari che fa aprire.

“Valuto positivamente l'ordinanza della Corte di Cassazione che ha confermato l'annullamento della sentenza del Tribunale di Como, che aveva disposto il fallimento della società di gestione del Casinò di Campione d'Italia, rimettendo di fatto la questione all’esame del giudice fallimentare di Como.
Il risanamento e la riapertura della società Casinò di Campione mediante una nuova procedura concordataria e/o di ristrutturazione del debito è un passaggio essenziale per la comunità campionese, in quanto finalizzato a recuperare occupazione sul territorio e flussi di cassa per il Comune, gli Enti territoriali e l’erario pubblico".

In vista della riassunzione della causa, come intende muoversi il Comune di Campione d'Italia, proprietario del Casinò e suo unico azionista?

"Intendiamo presentare un nuovo piano di risanamento/ristrutturazione del debito, che tenga conto dei dati aggiornati. Ritengo che si riuscirà a predisporre un piano economico finanziario equilibrato e credibile, che possa finalmente far uscire il nostro territorio dal tunnel nel quale si trova da più di due anni, ridando certezze e un futuro a molte famiglie.
Nel merito del percorso da intraprendere, ho già colloquiato con il sottosegretario delegato a seguire il dossier, Pier Paolo Baretta, con il quale avremo a breve una videoconferenza proprio per esaminare e condividere con i Ministeri vigilanti le procedure e gli atti che l’amministrazione comunale intende attuare al più presto”.

In questo percorso di risanamento potrebbe entrare anche un soggetto privato?

"Ritengo auspicabile che ciò avvenga. Il piano di risanamento a suo tempo predisposto si basava solo sulle capacità reddituali e finanziarie della Casa da gioco, ma oggi penso potrà essere opportuno affiancare un partner di primario livello a garanzia della continuità aziendale. In questo senso i riscontri positivi derivanti dal mandato esplorativo che l’amministrazione comunale ha conferito già da tempo al legale rappresentante del Casinò, Marco Ambrosini, consentono oggi al Comune di Campione di poter avere una prima chiara e importante indicazione di mercato: la sussistenza di diversi gruppi di primario livello nazionale e internazionale che si sono dichiarati interessati alla Casa da gioco di Campione, secondo una procedura di selezione e un percorso giuridico contrattuale di assoluta trasparenza che sarà perfezionato con il supporto dei legali. ".

Si sta parlando di ingresso nella proprietà oppure nella gestione?

"Penso che nei prossimi giorni provvederemo con la società a individuare studi legali che la possano affiancare e assistere sotto l’aspetto tecnico giuridico, mettendo a punto, anche con il costante e diretto confronto con l’onorevole Baretta e i Ministeri vigilanti, il percorso più idoneo da seguire e gli strumenti da adottare. Io, personalmente, ritengo che per raggiungere dei risultati economici positivi e soddisfacenti e garantire la stabile occupazione sul territorio, sarà necessario evitare gli errori del passato, separando, per quanto possibile, le funzioni e le competenze tra privato e pubblico: il privato, nei limiti che saranno possibili, seguirà principalmente la gestione aziendale, mentre il pubblico dovrà svolgere una funzione di controllo e coordinamento. Ma questo sarà oggetto di esame e confronto con tutti i consiglieri.
Ritengo che, nel caso comunque di partecipazione e/o cointeressenze di gruppi privati, si renderà necessaria l’attuazione preliminare di una procedura trasparente di selezione e/o di gara, dove, ove possibile, potrebbero essere indicati degli aspetti preferenziali per quei gruppi che andrebbero a garantire importanti sinergie non solo nell’ambito dei giochi, ma anche dello sviluppo del territorio, dell’occupazione locale e della sua immagine”.

Gli operatori interessati sono tutti del settore del gaming?

"In gran parte sì, ma c'è anche la possibilità di far partecipare qualche gruppo che possa apportare liquidità e che abbia volontà di sviluppare con il nostro territorio sinergie comuni, ad esempio nel settore del turismo, della valorizzazione del territorio e della ricettività in generale".

Che tempi si prevedono per la nuova udienza in tribunale fallimentare?

"Stimo siano abbastanza brevi, visto che c'era già una istanza di fallimento avanzata dalla Procura di Como: potrebbe essere un mese o due. Nel frattempo, alla luce degli effetti della sentenza della Cassazione, la Casa da gioco ha preso contatto con la curatela per alcuni aspetti consequenziali. L’amministrazione comunale da parte sua, quale nuda proprietaria dell’immobile e degli impianti (ricordo che l’usufrutto spetta alla società Casinò Campione) procederà al più presto, auspicabilmente entro la prossima settimana, a far effettuare un sopralluogo congiunto al fine di accertare il regolare mantenimento e conservazione in perfetto stato dell’intero compendio, ai sensi di legge”.

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