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Zaia: 'Casinò e bingo, perequazione nel trattamento'

19 ottobre 2020 - 14:03

Il governatore Luca Zaia assicura che tratterà allo stesso modo il Casinò di Venezia e le sale bingo.

Scritto da Anna Maria Rengo

"Le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo sono consentite dalle ore 8,00 alle ore 21,00". Queste le parole testuali del Dpcm di Giuseppe Conte che stanno suscitando qualche dubbio interpretativo da parte dei casinò, alcuni dei quali non sono certi se queste disposizioni riguardino anche loro o se potranno continuare a stare aperti fino al loro consueto orario, quindi fino a tarda notte (a seconda delle diverse location), mentre per i bar e ristoranti con servizio al tavolo già dalla scorsa settimana è prevista la chiusura a mezzanotte, come nel resto dei bar e ristoranti d'Italia.

Altro quesito, nel caso che anche i casinò debbano rispettare questi orari, è se i governatori abbiano la facoltà di derogare alle disposizioni nazionali, inasprendole o ammorbidendole, un tema, in verità, sul quale ha già messo qualche paletto il decreto legge di due settimane fa, sulla base del quale sono stati poi redatti i due successivi Dpcm. Il decreto legge infatti apporta una modifica alla legge del 14 luglio 2020 numero 74: con le norme di quest'ultima, "in relazione all'andamento della situazione epidemiologica sul territorio, accertato secondo i criteri stabiliti con decreto del Ministro della salute del 30 aprile 2020 e sue eventuali modificazioni, nelle more dell'adozione dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri di cui all'articolo 2 del decreto-legge n. 19 del 2020, la Regione, informando contestualmente il Ministro della salute, può introdurre misure derogatorie, ampliative o restrittive, rispetto a quelle disposte ai sensi del medesimo articolo 2".

Il decreto legge prevede invece che le Regioni possano adottare solo misure "restrittive" e non più ampliative: queste ultime "nei soli casi previsti dai citati decreti e previo parere conforme del comitato tecnico-scientifico".

Per quanto riguarda il Saint Vincent Resort & Casino, la Casa da gioco valdostana ha già adeguato i suoi orari, pubblicizzandoli: la sala slot è aperta tutti i giorni dalle 8 alle 21, mentre la sala giochi tutti i giorni dalle 15, alle 21.

Negli altri due casinò, lo scenario non è altrettanto chiaro, e un elemento di confusione arriva dalla domanda che nella consueta conferenza stampa viene rivolta da una giornalista al governatore della Regione Veneto, Luca Zaia. La giornalista fa riferimento al fatto che "il Casinò di Venezia, trattandosi di una sala da giochi, chiuderà alle 21. In Liguria il suo omologo presidente della Regione ha dato disposizione di protrarre l'apertura del loro casinò. Voi..."
"Non abbiamo ancora analizzato", risponde Zaia senza attendere l'esatta (e prevedibile) formulazione del quesito, "c'è anche il tema del bingo, quando si farà l'ordinanza per definire alcune variazioni, lo dobbiamo fare rispettando il fatto che ci sia perequazione nel trattamento. Non è che uno può rimanere aperto perché è il signor X. O tutti o nessuno".

Zaia ribadisce dunque, nella sua risposta, che per ora il Casinò di Venezia dovrà chiudere alle ore 21, e che una eventuale deroga varrà per tutti, si suppone quindi per il Casinò, bingo, ma anche per le non citate sale scommesse e giochi.

C'è inoltre, doverosamente, da sottolineare che il governatore Giovanni Toti non ha emanato alcuna ordinanza con cui, ieri 18 ottobre o stamattina, abbia derogato al Dpcm di freschissima emanazione. Il Casinò di Sanremo dunque non risulta autorizzato dal governatore Toti a stare aperto oltre le 21, mentre naturalmente lo sarebbe se, secondo una linea interpretativa, i casinò non fossero tenuti al rispetto di quanto previsto nel Dpcm, che in effetti non li cita espressamente. Del resto, è da marzo che i Dpcm non citano i casinò, che però di fatto si sono adeguati alle loro disposizioni, mentre invece sono espressamente citati nelle ordinanze regionali che a giugno hanno disposto la loro riapertura.

Nella giornata di oggi, però, il Cda di Sanremo ha fatto il punto con i responsabili sindacali della sicurezza dei protocolli aziendali adottati: sono state apportate delle ulteriori migliorie (nel senso del rafforzamento delle misure previste) e, in considerazione che essi sono stati approvati a suo tempo dal governatorre Giovanni Toti, si è deciso di proseguire con il normale orario di attività. 

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