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Valle d'Aosta: Lega vince ma non governa, Casinò in attesa

23 settembre 2020 - 09:31

Anche se la Lega è partito di maggioranza relativa in Valle, rischia di restare fuori dalla giunta: gli scenari per il Casinò di St. Vincent.

Scritto da Anna Maria Rengo

Lega Vallée d'Aoste primo partito in Valle d'Aosta, con il 23,9 percento dei voti alle regionali del 20 e 21 settembre. Ma, forse, destinata a sedere sui banchi di minoranza, visto che si prefigura un'alleanza tra progressisti e autonomisti.

Nella precedente consigliatura, quando era governatrice la leghista Nicoletta Spelgatti, era stato l'allora assessore al Bilancio, Stefano Aggravi, a dare un forte impulso all'iter concordatario per il Saint Vincent Resort & Casino, così da scongiurare il rischio di fallimento della società di gestione. Un iter che sembrava aver raggiunto un punto fermo l'anno scorso, con l'omologa del concordato n continuità, ma che è tornato a rischio dopo che la Corte d'appello di Torino ha risposto la revoca dell'omologa. Sulla Casa da gioco pendono ora ben due richieste di fallimento: una presentata da tempo dalla Procura di Aosta, la seconda, più recente, da parte di due creditori già inseriti nel piano concordatario, Valcolor e De Vere.

Anche se la giustizia farà il suo corso, e l'udienza prefallimentare è fissata per il 21 ottobre, la politica non starà certamente a guardare, a braccia conserte, che fine farà la prima azienda partecipata dalla Regione. Ma intanto, c'è da vedere qualche sarà la maggioranza che si delineerà sui banchi del Consiglio Valle, e se davvero, come sembra probabile, il primo partito di maggioranza relativa finirà per stare fuori dalla giunta.

"Cosa succederà nei prossimi giorni - afferma Stefano Aggravi, forte delle 973 preferenze ottenute alle ultime elezioni - ancora non lo sappiamo, ma il mio e nostro impegno non mancherà, così come non è mancato in questi due anni (e poco più) di legislatura".
Aggravi osserva: "Le prime reazioni dei vari movimento e partiti che saranno presenti in Consiglio Valle sembrano far pensare a un 'tutti contro la Lega' nel nome dell'autonomismo-progressista. Vedremo come andranno le varie consultazioni, ma mi permetto di porre a mente fredda una prima considerazione. Possono oggi questi movimenti, partiti e singoli, escludere del tutto l'eventualità di dialogare con la prima rappresentanza politica in Consiglio Valle? Credo (e spero) proprio di no, perché altrimenti sarebbe un primo atto di totale non rispetto della volontà popolare di una maggioranza di valdostani. Questo non sarebbe per nulla un buon primo atto di una nuova legislatura le cui aspettative sono ben altre".

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