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Zecchi: 'Venezia, all'ex Casinò del Lido il Palazzo d’Europa delle Scienze'

08 settembre 2020 - 08:27

Stefano Zecchi, candidato a sindaco di Venezia, pensa a una destinazione per l'ex Casinò del Lido.

Scritto da Anna Maria Rengo

Campagna elettorale in corso in vista delle amministrative previste, anche a Venezia, per il 20 e 21 settembre. E anche nel manifesto programmatico del Partito dei Veneti, che candida a sindaco il professore Stefano Zecchi, si parla ampiamente di sviluppo turistico e si fa un cenno anche al Casinò del Lido, che il Comune ha acquistato dalla Casinò municipale di Venezia Spa.

"Il palazzo storico dell’ex Casinò del Lido potrebbe divenire il Palazzo d’Europa delle Scienze, sede di documentazione e centro di esposizioni scientifiche, tecnologiche e astronomiche, affidato alla competenza scientifica e all’iniziativa organizzativa dello scienziato Piergiorgio Odifreddi", si legge.

Secondo il Partito dei Veneti, "il Lido è valorizzato al di sotto delle sue potenzialità seppur dotato di strutture altamente qualificate e rinomate, suscettibili al rilancio turistico, eppure in stato di abbandono o sottoutilizzate: l’aeroporto Nicelli con annesse officine aeronavali appena restaurate, l’idroscalo, la Caserma di San Nicolò sgombrata dai militari ormai vent’anni fa e l’Hotel des Bains, uno degli alberghi più famosi al mondo, in completo stato di disarmo". Inoltre, "il turismo è una risorsa enorme, eppure a Venezia è divenuto sinonimo di degrado e non più di ricchezza; ciò si spiega perché manca da sempre una vera volontà di gestirlo e una metodologia adatta alla necessità.
Si deve affermare il principio che tutti possono venire a Venezia, ma non possono farlo tutti assieme. Deve essere definito il numero massimo sostenibile di turismo giornaliero calcolandolo sulla base di criteri di sicurezza, nettezza urbana, spazi di attraversamento e capacità dei trasporti; la metodologia deve orientarsi verso un sistema di prenotazione online o telefonica così da gestire arrivi, presenze e spostamenti. Diluire i flussi lungo tutti i dodici mesi dell’anno, indirizzare i visitatori attraverso percorsi alternativi e insoliti: un’offerta di alto profilo, richiama e incentiva il turismo di qualità".

 

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