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Alfieri (Pd): 'Esentare campionesi da divieto uso targhe estere'

15 maggio 2020 - 07:50

In Senato legge di delegazione europea sotto esame, si valuta possibilità di esentare i campionesi dal divieto di utilizzare targhe estere.

Scritto da Anna Maria Rengo
Alfieri (Pd): 'Esentare campionesi da divieto uso targhe estere'

I problemi dei campionesi sono numerosissimi, a cominciare dalla chiusura del Casinò che non ha ancora trovato una soluzione e aggravati ovviamente dalla pandemia in corso. Ma almeno per uno di essi si sta intravedendo una possibile via di uscita, dopo tanti tentativi, in passato, che non sono andati a buon fine: il divieto, valido anche per loro, di utilizzare targhe estere.

In Senato si è infatti avviato l'esame della Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea – legge di delegazione europea 2019 e la terza commissione Affari esteri ed emigrazione, che in sede consultiva dovrà esprimere il suo parere alla commissione Politiche comunitarie, si è soffermata sulla questione. Il senatore del Pd Alessandro Alfieri ha infatti proposto al relatore Gianni Marilotti (M5S) di integrare la proposta di relazione in preparazione con una osservazione, concernente gli autoveicoli targati dei residenti di Campione d’Italia.

Come si legge nell'osservazione (la commissione non ha ancora ultimato i suoi lavori e non ha dunque approvato il suo parere), "nel recepire la direttiva (Ue) 2019/475 che dispone l'inclusione del comune italiano di Campione d'Italia e delle acque italiane del Lago di Lugano nel territorio doganale dell'Unione, pur mantenendo l'esclusione di tali territori dall'applicazione territoriale della direttiva 2006/112/Ce, relativa al sistema comune d’imposta sul valore aggiunto e della direttiva 2008/118/Ce relativa al regime generale delle accise ai fini dell'accise, prevedere che sia consentito ai residenti di Campione d’Italia di continuare a condurre i veicoli targati Ti, con l'esclusione dell'applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 93, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 recante codice della strada, al fine di esimere i predetti residenti da un significativo aggravio in termini di costi, nonché da un appesantimento burocratico".

L'obiettivo al quale si sta lavorando è anche e soprattutto quello di emendare la legge di delegazione europea, così che "All’articolo 93 del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285" sia apportata la seguente modifica: "dopo il comma 1-quater è inserito il seguente: '1-quater-bis. Le disposizioni di cui ai commi 1-bis, 1-ter e 1-quater non si applicano ai residenti nel comune di Campione d’Italia'".

LA VICENDA - Come noto, infatti, e come si legge nelle motivazioni dell'emendamento in fase di valutazione, nel novembre 2019 il Consiglio di Stato del Canton Ticino ha comunicato al Comune di Campione d'Italia che con il passaggio di esso dal territorio doganale svizzero al territorio doganale dell’Ue sarebbero venuti a cadere i presupposti giuridici per uno sdoganamento in Svizzera. Dunque, a partire dal 1° gennaio 2020, non è più consentita l’immatricolazione svizzera per nuovi veicoli. Per quanto riguarda veicoli precedentemente immatricolati, si applicherà la relativa legislazione italiana. Per i detentori di una licenza di condurre svizzera la modifica dello statuto doganale dell’enclave italiana in territorio svizzero di Campione d’Italia, produce le stesse conseguenze di un trasferimento del domicilio del titolare del veicolo dalla Svizzera in Italia.

L’Accordo del 4 dicembre 2015 tra Svizzera e Italia per il riconoscimento reciproco in materia di conversione di patenti guida, prevede che entro un anno dal trasferimento del domicilio nell’altro paese, il titolare della patente deve convertire il documento in questione.
Le auto e le moto dei residenti nel Comune di Campione d’Italia immatricolate TI sono circa 1.300 (milletrecento) di cui la maggioranza in possesso di persone anziane. Le disposizioni del Governo ticinese implicano che i proprietari dei veicoli entro fine 2020 dovranno provvedere ad immatricolare in Italia i mezzi di trasporto ed a convertire le loro patenti guida presso la Motorizzazione Civile di Como facendosi carico di rilevanti costi dovuti ad un mutamento dello status doganale a loro non imputabile e sobbarcandosi tempi e procedure burocratiche non dovute ad una scelta personale. Ne conseguirà anche che per il conseguimento di nuove patenti di guida il campionese dovrà recarsi presso una scuola guida di Como (non raggiungibile facilmente) e solo in territorio comasco potrà esercitarsi alla guida del veicolo in quanto anche qualora si aprisse una “scuola guida” sul territorio di Campione, per l’aspirante conducente di un veicolo non sarebbe possibile oltrepassare il confine italiano del Comune.

L'emendamento allo studio chiede pertanto che lo Stato italiano intervenga con iniziative legislative e presso la Svizzera affinchè sia consentito ai residenti di Campione d’Italia di continuare a condurre i veicoli targati Ti.

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