Correnti: 'Casinò Sanremo, si riveda aliquota alla luce del Covid-19'

La chiusura dei Casinò italiani a causa della pandemia sta costando carissima alle proprietà, ma occorre tenere conto anche delle difficoltà che la Case da gioco avranno al momento della loro riapertura, tra minore afflusso di clientela e spese che dovranno sostenere per rispettare rigidi protocolli di sicurezza. A fare i conti per quello di Sanremo, ieri 7 maggio in consiglio comunale, il consigliere di Liguria Popolare Giampiero Correnti: "Attualmente l'aliquota di incassi che il Casinò deve al Comune è fissata al 16 percento fino al 1° luglio, e al 18 percento da quella data e sino a fine anno. Con queste percentuali, e tenendo conto di un incasso medio di 3,6 milioni di euro al mese, che ovviamente il Casinò non sta avendo, c'è un mancato ritorno da parte del Comune di 560mila euro mensili".

In sede di discussione del bilancio preventivo triennale 2020-2022, Correnti ha dunque chiesto di "monitorare costantemente gli incassi della Casinò Spa e di fare un prelievo adeguato. Non dobbiamo fare la fine di Campione d'Italia, che viveva solo di Casinò, spremendolo troppo e creando una cattedra nel deserto. Bisogna inoltre tenere conto che il Casinò avrà numerose spese da affrontare, questo dovendo rispettare il distanziamento sociale dei giocatori e in un contesto di calo generalizzato del turismo: basti pensare che Federalberghi ha affermato che sarebbe contenta se il calo dello stesso fosse del 50 percento".

La richiesta di Liguria Popolare ha trovato una prima risposta da parte dell'assessore Massimo Rossano, che ha assicurato che il monitoraggio non solo del Casinò ma di tutta la contabilità comunale avverrà su base quindicinale.