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Riciclaggio al Casinò Venezia, Gm interroga Brugnaro su responsabilità

25 febbraio 2020 - 16:29

I consiglieri del Gruppo misto Renzo Scarpa e Ottavio Serena interrogano il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro sull'intervento della Gdf sul riciclaggio da 19 milioni di euro al Casinò.

Scritto da Anna Maria Rengo
Riciclaggio al Casinò Venezia, Gm interroga Brugnaro su responsabilità

La notizia che "la Guardia di Finanza, dopo una lunga e approfondita indagine, ha accertato che presso l’azienda partecipata Casinò di Venezia Spa, sono stati riciclati 19 milioni di Euro. L’operazione, ha portato la Guardia di Finanza a denunciare 13 persone responsabili, a vario titolo, di diversi reati: associazione per delinquere, bancarotta, riciclaggio e omessa presentazione della dichiarazione dei redditi", finisce al centro dell'attenzione del consiglio comunale.

I consiglieri del Gruppo misto Ottavio Serena e Renzo Scarpa hanno infatti presentato un'interrogazione al sindaco Luigi Brugnaro, avente appunto per oggetto "Casinò di Venezia Gioco Spa - Intervento della Guardia di Finanza circa il riciclaggio di 19 milioni di Euro. Problematiche ed eventuali responsabilità", in cui chiedono " di far convocare una Commissione consiliare al fine di informare il Consiglio Comunale circa i fatti"; in relazione a quanto accaduto "se siano state messe in atto tutte le necessarie procedure di controllo da parte di chi era competente ad effettuarle" e "quali siano attualmente e quali saranno le conseguenze economiche, e non, per la Casinò di Venezia Gioco Spa". In particolare, chiedono di "chiarire se la citata somma milionaria sia stata effettivamente sequestrata alla suddetta società oppure sia solo emersa da verifiche contabili; quante siano state in termini quantitativi le operazioni illecite, i relativi assegni riscossi e le cifre in contanti introitate alla fine delle giocate; se sussistano responsabilità, a qualsiasi titolo, da parte del Comune di Venezia o della partecipata Casinò di Venezia Gioco Spa".

LE PREMESSE - Nella premessa, nel ricordare tra l'altro le dichiarazioni dell'assessore alle Partecipate Michele Zuin, ossia che "Il Casinò da quello che si evince dalle indagini è stato usato... nella sede sono stati cambiati assegni nei limiti imposti dalla normativa vigente: nessuna persona interna alla Casa da gioco è implicata”, Scarpa e Serena ritengono che ci sia da interrogarsi "soprattutto sul numero di operazioni illecite effettuate, in quanto, pare siano state possibili perché eseguite entro i limiti dell’allora vigente soglia antiriciclaggio - che ammontava a circa 1.000,00 euro - (dal sito del Casinò si evince che: “A far data dal 1° gennaio 2016 sono entrate in vigore le nuove disposizioni di legge sui limiti di circolazione del denaro contante. La legge n. 208 del 28/12/2015, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 302 del 30/12/2015 ha innalzato la soglia dell’utilizzo del denaro contante portandola da euro 999,99 a euro 2.999,99”). Pertanto, con una semplice divisione matematica si potrebbe concludere che potrebbero essere state migliaia di operazioni. Potenzialmente, ripartendole nei 4 anni di tempo – tanto paiono essere durate tali illecite operazioni – potrebbero anche esserne state compiute una al giorno" e si assicura che "chi scrive non intende in ogni caso formulare giudizi, né entrare in ambiti che spettano unicamente agli Enti preposti, in questo caso la Guardia di Finanza e la Magistratura".

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