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Lavori Casinò St. Vincent, M5S: 'Ruolo proprietà non marginale'

30 novembre 2019 - 08:48

Il Movimento 5 Stelle spiega i motivi per cui non ha approvato la relazione della II commissione sui lavori di ristrutturazione del Casinò di Saint Vincent.

Scritto da Anna Maria Rengo
Lavori Casinò St. Vincent, M5S: 'Ruolo proprietà non marginale'

"Nelle osservazioni conclusive della relazione sulla ristrutturazione della Casa da gioco, parliamo di circa 9 pagine, si è dedicato un trafiletto di poche righe per indicare, in forma marginale, le responsabilità in capo all’allora Consiglio regionale che ha approvato i piani di ristrutturazione e all’allora Giunta che ha individuato le forme di supporto finanziario". Lo evidenzia Luciano Mossa, del Movimento 5 Stelle, membro della seconda commissione Affari generali che ha approvato (con l'astensione del M5S) la relazione sui lavori di ristrutturazione della Casa da gioco di Saint Vincent (2009-2013) e che sarà all'attenzione del Consiglio Valle la prossima settimana.

"Per il resto, tutta la catena di responsabilità viene fatta ricadere sulla figura dell’amministratore unico Luca Frigerio. Facendo quasi figurare l’allora decisore politico quasi 'vittima' delle circostanze: 'Ne deriva che l’azionista nell’approvare le iniziative si è trovato nella condizione di non conoscere con precisione ex ante l’entità dell’investimento complessivo che la società avrebbe effettuato'".

Facendo riferimento alla relazione, Mossa sottolinea: "Tra le responsabilità indicate a capo dell’Au vengono evidenziati gli affidamenti diretti, di cui si sconoscono i criteri, per un importo di 25,86 milioni di euro (30 percento) su una spesa complessiva di 86,26 milioni.

Altro margine di dubbio viene sollevato nelle osservazioni relativamente al ruolo del responsabile unico del procedimento avvocato Rosario Scalise che, oltre a questo ruolo, ha svolto in più occasioni anche quello di consulente legale: 'Non appaiono chiari e definiti né i compiti affidati né il ruolo e le responsabilità effettivamente assunti nel processo decisionale dal Rup (responsabile unico del procedimento Ndr), il cui incarico ha comunque comportato per la società un onere non affatto trascurabile'. Infine, tra le responsabilità che sembrano ricadere in capo all’Au, ci sono gli incrementi di spesa in corso d’opera che hanno fatto lievitare gli importi investiti".

"Come Movimento 5 Stelle - conclude Mossa - ci siamo astenuti dal votare questa relazione in Commissione perché riteniamo che le responsabilità degli allora decisori politici, approvazione dei piani e costanti e significative iniezioni di denaro pubblico, abbiano inciso né più né meno quanto quelle dell’Au non solo in forma marginale come invece si lascia intendere nelle osservazioni finali".

 

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