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Fosson: 'Casinò St. Vincent, riorganizzazione sarà necessaria'

20 settembre 2019 - 08:26

Il governatore della Regione Valle d'Aosta Antonio Fosson risponde all'interrogazione della Lega sulle indicazioni della proprietà al Casinò di St. Vincent sulla riorganizzazione aziendale.

Scritto da Anna Maria Rengo
Fosson: 'Casinò St. Vincent, riorganizzazione sarà necessaria'

"Quanto affermato non corrisponde, per quanto mi riguarda, al vero. Nessuna indicazione è stata fornita dalla presidenza della Regione all'attuale management della Casa da gioco di Saint Vincent in merito alla riorganizzazione della struttura aziendale della società".

Con queste parole il governatore della Regione Valle d'Aosta, Antonio Fosson, ha risposto in Consiglio valle all'interrogazione della Lega che chiedeva, sulla base di quanto leggo sugli organi di stampa e sui sociale, se sono “state date indicazioni all'attuale management circa le modalità, scelte e strategie in materia di riorganizzazione della struttura aziendale della Casino de la Vallée”.

"A oggi - ha proseguito Fosson - siamo in attesa dell'omologa, che giudichiamo auspicabile ma non ancora sicura. Siamo molto rispettosi di questo percorso che, da quando è stato intrapreso, ci è sembrato da difendere, e siamo rispettosi anche nei confronti di chi sta lavorando".
 
 
Il governatore ha aggiunto: "Nella precedente giunta c'erano stati tre avvicendamenti al vertice, prima l'Au Giulio Di Matteo, poi il Cda e poi il nuovo amministratore unico Filippo Rolando. Noi non abbiamo fatto nessuna modifica, abbiamo cercato di lavorare con chi già era stato designato e i risultati di questi ultimi mesi sono stati positivi".
Quanto alla riorganizzazione, "non abbiamo ancora affrontato il problema, non è stata più riunita la fantomatica regia, ma è evidente che sarà necessaria anche per tutti i cambiamenti, dalle assunzioni al licenziamento di personale, che ci sono stati. Invece, abbiamo iniziato a parlare con l'amministratore unico e con i sindaci del bilancio, che deve essere chiaramente approvato prima della fine dell'anno".
 
LA REPLICA DI AGGRAVI - Nella sua replica, il leghista Stefano Aggravi, già assessore alla Finanze sotto la giunta guidata da Nicoletta Spelgatti, ha sottolineato l'importanza di evitare che "la politica rimetta la zampa nella procedura. E' vero che non avete fatto modifiche e che avete lavorato con la situaizone che avete trovato, ma il tribunale (ossia il percorso concordatario avviato Ndr) non dava la possibilità al socio di apportare certi cambiamenti. Riteno sia bene mettere in sicurezza l'azienda anche dal punto di vista politico".
 

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