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Verso il Conte Bis, i casinò in attesa del Pd

29 agosto 2019 - 09:51

Ufficializzato l'incarico a Giuseppe Conte, i casinò aspettano con qualche motivo di ottimismo la nascita del nuovo governo.

Scritto da Anna Maria Rengo
Verso il Conte Bis, i casinò in attesa del Pd

Al premier dimissionario Giuseppe Conte l'incarico di formare un nuovo governo, di cui faranno parte Movimento 5 Stelle e Partito democratico. L'investitura ufficiale (Conte, come da prassi, ha accettato con riserva) è arrivata questa mattina, 29 agosto, anche se pareva ormai certa dopo l'ultimo giro di consultazione da parte del presidente della Repubblica Sergio Matterella, e dopo, in particolare, che il segretario dem Nicola Zingaretti ha comunicato l'accettazione della proposta, sul nome del premier, dei pentastellati. Pare dunque essere spianata la strada che porterà alla nascita di un governo Conte Bis, scongiurando, almeno per ora, il ritorno anticipato alle urne.

Ma quali sono gli scenari che si prefigurano per i casinò, dopo il conferimento dell'incarico a Conte? Ovviamente è presto per dirlo, ma il ritorno al governo del Pd sembra poter essere salutato con favore, visto l'atteggiamento, se non favorevole, perlomeno pronto al dialogo e al confronto, che il partito ha da sempre avuto con il settore, esclusivamente pubblico, dei casinò.

Naturalmente, bisognerà capire chi sarà il titolare del Viminale. Anche alla luce del post di Beppe Grillo di ieri sera, che invoca la "competenza" dei ministri, c'è da supporre che il dicastero possa essere guidato da un tecnico, mentre il ruolo "politico" sarà svolto dai sottosegretari. E tra i nomi dei papabili alla guida del ministero dell'Interno si fa largo quello del prefetto Mario Morcone, senza escludere quello del capo della Polizia Franco Gabrielli, spinto in particolare dai renziani. Quanto ai sottosegretari, il totonomine è ancora più complesso, e c'è da ricordare che Matteo Salvini non aveva assegnato la delega alla vigilanza sulle Case da gioco, un incarico che probabilmente i casinò guarderebbero con grande favore, così da avere un interlocutore diretto e immediato.

Già, perché le tematiche sono tante, e una è al primo e indiscusso posto: il dossier su Campione d'Italia, comunità che versa in una crisi gravissima dopo la chiusura del Casinò, il 27 luglio dello scorso anno. Il Pd si è sempre mostrato sensibile alla drammatica situazione di Campione, la cui economia è letteralmente in ginocchio, e se in passato, attraverso diversi parlamentari, ha sollecitato il primo governo Conte a intervenire con sollecitudine, c'è motivo di sperare che interverrà con sollecitudine ora che è al governo esso stesso.

Sullo sfondo, anzi sul tavolo ministeriale, la relazione sulle soluzioni tecniche per riaprire il Casinò redatta dal commissario straordinario Maurizio Bruschi. C'è chi assicura, senza alcuna conferma ufficiale, che i tecnici del Viminale siano tuttora al lavoro sulla stessa. Lo si spera, ma è comunque certo (per quanto si possa usare questo termine quando si parla di politica) che governo e Viminale dovranno prendere una posizione e dare le risposte tanto attese, sul fronte Casinò ma anche sul futuro della comunità, ricordando inoltre che è in stand by l'attuazione della delibera dell'allora sindaco Roberto Salmoiraghi che riduce drasticamente, ai sensi della normativa sui comuni in dissesto, il numero dei dipendenti.

 

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